Lecco
La Squadra Mobile della Questura di Lecco, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emesse dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecco per i reati di cui all’artt. 110, 81 c.p e 73 DPR 309/90 nei confronti di cittadini stranieri irregolari sul territorio dello Stato, per aver in concorso, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, ceduto sostanza stupefacente del tipo “cocaina”.
L’articolata indagine, denominata “Mayday” perché nata da una richiesta di aiuto giunta direttamente dal territorio, dai cittadini e dalle istituzioni dei paesi attraversati dalla statale 36 - ancora una volta “asse” dello spaccio - si è sviluppata in un arco temporale che va dal mese di aprile 2015 al mese di aprile 2016. E’ stata svolta con servizi di appostamento, riscontrati da sequestri di sostanza stupefacente, da analisi dei tabulati di traffico telefonico e con l’escussione a sommarie informazioni testimoniali di 3.100 acquirenti. Il quadro investigativo ha evidenziato un significativo fenomeno di cessioni di sostanza del tipo cocaina nei comuni della provincia di Lecco, Monza Brianza e Como. Gli indagati, di età compresa tra i 25 e 50 anni, hanno realizzato innumerevoli cessioni pari a nr. 31.750, dimostrando di possedere un’elevata esperienza professionale, realizzando cospicue somme di denaro per un controvalore economico che si è aggirato intorno al milione e mezzo di euro e a diverse decine di migliaia di euro per ogni singolo indagato. I pusher smerciavano la droga nelle zone boschive non lontane dalla superstrada SS.36, in qualche caso sporadico anche in abitazioni, ma il più delle volte il passaggio avveniva in mezzo alla boscaglia.
Le molteplici e convergenti fonti di prova fornite dagli uomini della Squadra Mobile sono confluiti nell’ordinanza del G.I.P., che ha disposto 24 misure cautelari, 17 in carcere e 7 obblighi di presentazione alla P.G.
E’ stata data esecuzione a 15 misure, 10 in carcere e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. L’ attività di ricerca dei destinatari delle misure si è resa oltremodo difficoltosa, trattandosi di stranieri irregolari sul territorio e quindi senza fissa dimora, circostanza che ha richiesto ulteriori ed impegnativi servizi di appostamento e pedinamento per il loro rintraccio. Sono ancora ricercate 9 persone. Altre 15 sono indagate a piede libero, 30 sono state segnalate alla Prefettura in qualità di assuntori di droga.