Nella mattinata di ieri 26 febbraio u.s., personale della Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Lecco ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecco, nei confronti di uno spacciatore gravitante nella Provincia di Lecco.
L’indagine della Polizia Stradale di Lecco trae origine da un precedente sequestro eseguito a carico di un soggetto straniero nel comune di Brivio (LC), laddove era stato controllato di notte a bordo di un’autovettura e trovato in possesso di varie palline di cocaina e denaro contante provento dell’attività illecita di spaccio di sostanze stupefacenti. In quell’occasione il reo si era dato alla fuga, ma era stato bloccato dopo un inseguimento nei comuni di Airuno e Brivio.
L’attività investigativa è stata sviluppata dal mese di Settembre 2016 attraverso i classici servizi di osservazione, controllo e pedinamento dell’indagato ed ha consentito di raccogliere a carico del soggetto numerosi elementi di riscontro circa l’attività di spaccio posta in essere nei comuni di Lecco, Olginate, Calolziocorte, Valgreghentino, Brivio, Merate, Olgiate Molgora, Calco, Cernusco Lombardone, Lomagna e Robbiate.
Il modus operanti dello spacciatore era quello di contattare i consumatori lecchesi tramite telefono e fornirgli dopo poco tempo le dosi di cocaina racchiuse in palline termosaldate di plastica; lo stupefacente era particolarmente richiesto dai giovani lecchesi, perché la percentuale di principio attivo era sopra la media, in alcuni casi si è trattato di purezza al di sopra dell’80 %.
I clienti, quasi tutti giovani, provenivano per la maggior parte dalla bassa Brianza lecchese ed in media acquistavano lo stupefacente anche più di una volta la settimana. Il “pusher”, dopo la richiesta telefonica, era in grado di recarsi nei luoghi stabiliti per gli incontri con la propria autovettura ed di effettuare quindi uno scambio veloce soldi/dose lontano da occhi indiscreti.
E. K., marocchino, classe 1998, è stato rintracciato presso la sua abitazione di Milano e successivamente tradotto presso la casa circondariale di Lecco a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.