Nella mattinata di ieri domenica 14 gennaio u.s., un equipaggio della Polizia di Stato - Squadra Volante, interveniva in Piazza Lega Lombarda di Lecco per la segnalazione di una lite in corso.
Giunti sul posto gli Agenti della Volante notavano un ragazzo che richiamava la loro attenzione. Era presente anche la madre di quest’ultimo, la quale riferiva di essere stata aggredita verbalmente da un uomo che l’accusava di averle rubato il portafoglio.
Il presunto aggressore indicato dalla signora, un ragazzo 22enne di nazionalità nigeriana, il quale risultava essere anche il richiedente dell’intervento della Polizia, procedeva ad esporre la propria versione, riferendo che era giunto a Lecco con un autobus di linea per andare in chiesa ed arrivato in città, una volta sceso dall’autobus, si dirigeva verso un bar per prendere un caffè, accorgendosi di non avere più con sé il portafoglio.
Ritornato di corsa indietro, chiedeva all’autista dell’autobus di controllare se per caso il proprio portafoglio fosse accidentalmente caduto da qualche parte, senza trovare nulla.
A questo punto il ragazzo straniero notava la sopra citata donna con il figlio che erano seduti vicino a lui nell’autobus durante il viaggio.
Il giovane quindi si dirigeva verso i due e chiedeva loro se avessero visto il suo portafoglio e ricevendo una risposta negativa chiedeva loro di fargli vedere il contenuto delle tasche e della borsa della donna. Visto l’atteggiamento non collaborativo della mamma e del figlio, il ragazzo straniero chiedeva quindi l’intervento delle Forze di Polizia.
I poliziotti, sentita la versione dei fatti, avendo quindi fondati dubbi sulla veridicità di quanto dichiarato dalla madre e dal figlio, procedevano al controllo di polizia.
A questo punto la donna, vistasi scoperta, consegnava spontaneamente agli agenti il portafoglio dell’uomo. All’interno della borsa della donna venivano rinvenute, occultate in una tasca interna, varie banconote (475 euro e 30 franchi svizzeri), precedentemente asportate dal portafoglio della vittima.
Accertata la dinamica dei fatti la donna, identificata per M.E., 55enne italiana, domiciliata in Olgiate Comasco, veniva tratta in arresto per il reato di furto aggravato in concorso, mentre il figlio S.G., 15enne comasco, veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per lo stesso reato.
Nella mattinata odierna è stato celebrato il rito direttissimo presso il Tribunale di Lecco, dove la donna è stata condannata alla pena di 4 mesi di reclusione, 140 euro di multa, pena sospesa.