Prende il via un nuovo progetto di sicurezza partecipata promosso dalla Questura di Lecce e dalla F.I.A.D.D.A., finalizzato a garantire anche ai cittadini affetti da deficit uditivo o del linguaggio parlato il diritto alla sicurezza.
Nell'ambito del servizio di Polizia di Prossimità espletato dai Poliziotti di Quartiere, la Sezione Provinciale di Lecce dell'Associazione Famiglie Italiane Associate per la Difesa dei Diritti degli Audiolesi (F.I.A.D.D.A.), ha manifestato una specifica esigenza: quella di poter garantire anche ai cittadini affetti da deficit uditivo o del linguaggio parlato il diritto alla sicurezza.
Questo Ufficio si è attivato per rendere possibile una "interlocuzione di emergenza" da parte degli utenti interessati con la Sala Operativa della Questura
In particolare, attraverso l'utilizzo di un telefono cellulare avente numero 334.6908623, la Sala Operativa della Questura di Lecce potrà ricevere, sotto forma di messaggio, qualsiasi richiesta di soccorso con modalità S.M.S. e dare sollecito riscontro mediante l'invio di un messaggio predefinito "Abbiamo ricevuto la vs richiesta. Provvediamo immediatamente" cui seguirà l'intervento.
È opportuno che ciascun utente memorizzi sul proprio cellulare il numero di soccorso con la voce "113" allo scopo di semplificarne la ricerca in caso di bisogno
Per semplificare la gestione dell'intervento all'operatore di polizia che riceve la richiesta, gli utenti cui questo servizio è rivolto in via principale potranno, a partire da oggi, compilare con le loro generalità e le indicazioni che riterranno opportune fornire, un modulo appositamente preparato che permetterà all'operatore di risalire immediatamente alla loro identità e a qualche loro referente. Modulo che è possibile reperire in Questura, presso la F.I.A.D.D.A., il C.S.V.S. o che potrà essere fornito dai Poliziotti di Quartiere.
Ma il progetto ha un duplice obiettivo: infatti, oltre a quello dedicato ai soggetti audiolesi, anche a tutti gli altri cittadini che per motivi contingenti non abbiano la possibilità di interloquire verbalmente con il numero di emergenza "113".
Ovviamente, non si può non rammentare che ogni eventuale abuso verrà punito come previsto dall'art. 658 codice penale che sanziona il reato di procurato allarme: eventuali autori di tali abusi saranno facilmente individuabili grazie alla tecnologia attualmente disponibile.
Questo progetto, che dà attuazione alla Direttiva 2002/22/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio dell'Unione Europea del 7 marzo 2002 relativa al servizio universale e ai diritti degli utenti in materia di reti e di servizi di comunicazione elettronica (direttiva servizio universale), vede applicato il diritto di uguaglianza e di non discriminazione essendo rivolto a quei cittadini, che fino a ieri, pur avendo a disposizione, grazie alla tecnologia, il sistema di telefonia sms non potevano contattare liberamente, in caso di necessità, la centrale operativa 113, quale servizio garantito ad ogni libero cittadino.
L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con propria delibera n.514 dell'agosto 2007, ha disposto che le comunicazioni via s.m.s. degli utenti non udenti verso qualsiasi utente fisso o mobile di qualsiasi gestore telefonico italiano sono gratuite, rendendo anche il descritto servizio assolutamente non gravato da alcun onere.
Un esempio, questo, oltre che di attuazione dei principi della Polizia di Prossimità, anche di quella Sicurezza Partecipata ove l'obiettivo, che è la ricerca di cooperazione e di conseguimento della sicurezza collettiva, si raggiunge grazie alla collaborazione di una serie di soggetti, istituzionali e non, quali le associazioni di volontariato, che tutti, all'unisono, perseguono il benessere collettivo e la tranquillità sociale.