l'aggressore arrestato per tentato duplice omicidio
Alle ore 16.30 di ieri 12 agosto, gli agenti del Commissariato di Nardò, intervenivano a Porto Cesareo, in una stradina di periferia, dove una telefonata al 113 segnalava numerosi colpi di pistola.
L’immediato intervento della Volante e degli investigatori del Commissariato permetteva di ricostruire l’accaduto: pochi minuti prima un uomo si era presentato presso l’abitazione di un 59enne di Leverano rivendicando la restituzione di canne da pesca ed altro materiale, a suo dire, asportatogli dalla sua abitazione, innescando un’accesa discussione alla presenza di altra persona occasionalmente sul posto.
Al culmine dell’alterco, l’aggressore estraeva una pistola semiautomatica (una Beretta 9x21 mod. 98 FS con matricola abrasa), esplodendo 8 colpi ad altezza d’uomo in direzione del primo che colpivano la porta d’ingresso dell’abitazione ed il muro, a brevissima distanza dalle due persone presenti.
L’episodio criminoso si era consumato all’esterno dell’abitazione, nell’atrio di ingresso della stessa.
Poi immediatamente l’uomo armato si allontanava a gran velocità a bordo di un’autovettura fiat Ulisse dandosi alla fuga.
Sul posto interveniva personale della Polizia Scientifica della Questura di Lecce per i rilievi del caso; acquisiti i primi elementi venivano immediatamente diramate le ricerche di un 41enne di Leverano, già noto alle forze dell’ordine per reati in materia di sostanze stupefacenti. Lo stesso, poco dopo veniva rintracciato in Leverano. L’immediata perquisizione presso la sua abitazione consentiva di rinvenire l’arma nascosta in un anfratto del terrazzo.
Nel corso delle indagini si apprendeva che l’aggressore e la vittima erano cugini e che di recente erano in contrasto per ragioni di carattere economico. Sia l’arma che gli 8 bossoli rinvenuti sul posto sono stati sequestrati e repertati per essere sottoposti a successive perizie balistiche che dovranno accertare se la pistola sia stata usata nel corso di precedenti atti criminosi.
Al termine delle operazioni l’aggressore veniva tratto in arresto per tentato duplice omicidio volontario aggravato, detenzione e porto abusivo di arma clandestina, ricettazione e tradotto presso il carcere di Borgo San Nicola di Lecce a disposizione dell’A.G.