Nelle prime ore di stamane, la Società TAP ha proceduto al trasporto dei 42 ulivi precedentemente eradicati ed invasati nell’area di cantiere di San Basilio, per assicurarne la sopravvivenza, presso l’area di stoccaggio di Masseria del Capitano, ove successivamente saranno costruiti dei canopy per la loro protezione.
Il trasferimento era stato perentoriamente prescritto dai funzionari dell’UPA, nel corso di una recente riunione in Prefettura, alla presenza tra l’altro del Sindaco di Melendugno. Nei giorni scorsi quest’Ufficio ha intrapreso reiterati contatti con uno dei maggiori leader del Movimento NO TAP per chiarire come obiettivo delle attività di servizio fosse esclusivamente la salvaguardia delle piante, e per cercare in questo un motivo di condivisione, onde evitare l’ingente impiego di uomini e mezzi delle Forze di Polizia.
L’esponente del Movimento ha ribadito nella circostanza che il loro obiettivo prioritario è quello di ritenere illegittima ogni attività posta in essere dalla Società TAP, contrastando la realizzazione del suo progetto considerato dannoso per l’ambiente; dimostrandosi con ciò chiuso a qualunque mediazione e indifferente all’argomento della salvaguardia delle piante.
Pertanto si è reso necessario mettere in atto, al fine di garantire una attività legittima, ed anzi imposta dall’Autorità (UPA), un adeguato dispositivo di ordine pubblico grazie al quale, nel corso della notte le 42 piante sono state trasportate al sito di stoccaggio nonostante reiterate condotte illecite (resistenza a PP.UU punita dall’art.337 Cod.pen., danneggiamento punito dall’art. 635, blocco stradale sanzionato dall’art.1 bis D.Lgs. 22/1/1948 introdotto dall’art.17 D.Lgs. n. 507/99, ed altri in corso di accertamento a seguito della visione dei filmati girati dalla Polizia Scientifica) poste in essere da non più di 150 manifestanti, tra i quali è stata notata la presenza attiva di aderenti a frange anarchico insurrezionaliste.