Individuato ed arrestato dalla Polizia di Stato l’autore della rapina perpetrata il 21 gennaio 2017 in danno del supermercato A&O di questa via de Rosis, quando, un uomo, sotto la minaccia di una pistola, si era fatto consegnare la somma di circa 800 euro depositata all’interno del registratore di cassa, per poi fuggire nelle vie limitrofe.
Gli agenti della sezione antirapina della squadra mobile, hanno eseguito a carico di L. M. cl’ 76, originario di veglie, un’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Lecce dott. D’ambrosio su richiesta del p.m. Dr.ssa Paola Guglielmi.
L’accusa è di rapina aggravata. Le serrate e puntuali indagini poste in essere immediatamente dopo l’evento delittuoso che tanto sgomento aveva suscitato, soprattutto tra i numerosi clienti del supermercato, hanno consentito agli investigatori di stringere il cerchio sull’arrestato, individuato, sia grazie al certosino lavoro di visione delle numerose telecamere di videosorveglianza presenti in zona e sia grazie al riscontro scientifico ottenuto a seguito del sopralluogo effettuato dal personale della polizia scientifica su indicazioni del personale della squadra mobile. Difatti nelle immediate vicinanze del supermercato veniva rinvenuto un mozzicone di sigaretta lasciato cadere dal malvivente prima dell’assalto. Da tale reperto si è isolato un profilo genetico, la sua impronta biologica, rivelatasi poi assolutamente compatibile con quella del Leone. Inoltre, attraverso la ricostruzione del tragitto effettuato dal rapinatore in fase di fuga, si riusciva ad individuare l’autovettura a bordo della quale aveva raggiunto il supermercato, una Renault Clio bianca. L’auto era stata parcheggiata in una strada vicina e da lì Leone aveva raggiunto a piedi il supermercato preso di mira.
I successivi servizi di osservazione e pedinamento elettronico effettuati dal personale della squadra mobile permettevano di accertare senza ombra di dubbio che la suddetta autovettura era costantemente utilizzata dal Leone.
La puntuale ricostruzione del fatto, documentata, passo dopo passo, dai filmati analizzati, nonché i numerosi riscontri emersi durante il corso delle indagini, primo fra tutti quello di tipo scientifico, che ha evidenziato l’assoluta compatibilità del profilo di DNA ottenuto sul mozzicone di sigaretta sequestrato con il DNA estrapolato dal tampone salivare , hanno consentito di costruire un quadro probatorio talmente stringente da indurre l’a.g procedente a richiedere ed ottenere l’ordinanza di custodia cautelare in argomento.
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