Questura di Latina

Contrasto all'immigrazione clandestina

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La Squadra Mobile esegue 11 misure cautelari per illecito favoreggiamento all'immigrazione clandestina

La Polizia di Stato - Questura di Latina, alle ore 05.00 odierne ha dato esecuzione a 11 misure cautelari, di cui 5 in carcere e 6 agli arresti domiciliari, all'esito di un'articolata attività d'indagine sul favoreggiamento dell'ingresso e della permanenza sul territorio italiano di cittadini extracomunitari. Le misure sono state eseguite nei confronti di cittadini italiani, del Marocco e dell'Egitto.

L' indagine, finalizzata a colpire il fenomeno dell'immigrazione clandestina, nasce a seguito di un episodio di sfruttamento sfociato in una violenza sessuale ai danni di una delle tante ragazze fatte arrivare illegalmente da questa 'organizzazione'. Gli uomini della Polizia di Stato, in seguito alla denuncia della giovane vittima, hanno individuato un gruppo ben ramificato composto da soggetti di origini marocchine che, dietro compensi anche di 6000 euro, contraevano matrimoni di comodo in Marocco, con loro concittadini, che facevano giungere in Italia chiedendo il ricongiungimento familiare.

Durante l'approfondimento della vicenda della violenza sessuale, preceduta dal sequestro di persona della denunciante, si è avuto modo di approfondire la convergente attività di un secondo gruppo, composto per lo più da cittadini egiziani, che operava in modo del tutto simile al primo gruppo con l'apporto diretto di familiari residenti in Egitto, mediante i quali veicolavano l'arrivo in Italia di loro concittadini dietro corrispettivo di denaro. Costoro inoltre, in Italia, grazie alla collusione di cittadini italiani riuscivano a falsificare la documentazione necessaria per ottenere rinnovi e rilasci di permessi di soggiorno, in particolare CUD e buste paga di comodo, nonché ad agevolare le pratiche di ingresso e permanenza sul territorio dei cittadini extracomunitari irregolarmente giunti, grazie ad una rete di 'fiancheggiatori' italiani disponibili a contrarre finti matrimoni, dietro il pagamento di compensi.

L'indagine, condotta anche con l'ausilio di supporti tecnici, al fine di corroborare di utili particolari probatori gli elementi raccolti in denuncia, consentivano di verificare l'esistenza su questo territorio delle due consorterie. La Procura della Repubblica di Latina, condividendo appieno l'assunto investigativo, ha inoltrato all'Ufficio del GIP del Tribunale di Latina richiesta di misure restrittive a carico della principale indagata e di altri 11 soggetti, dei quali cinque di nazionalità italiana, quattro marocchini e tre egiziani. Le misure suindicate sono state eseguite dalla Squadra Mobile di Latina, coadiuvata da pattuglie dell'U.P.G.S.P., del Reparto Prevenzione Crimine e dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Cisterna e Velletri.

Le porte del carcere si sono aperte per i seguenti indagati:

  1. Lamlih Fatima, nato in Marocco il 01.01.1974 residente a Sabaudia (LT);
  2. Moustafà Abdouelmaty Elshikh Samiha nato in Egitto il 01.09.1986 residente a Priverno (LT);
  3. Abdelsalam Omar Elshikh Aly Mohamed, nata in Egitto il 29.01.1983 senza fissa dimora;
  4. Elshaik Moustafa Abou Elmaatey Ebrahim, nato in Egitto il 12.03.1963 residente ad Anzio (Roma);
  5. Ahmamou Bouazza, nato in Marocco il 13.11.1976 residente a Priverno (LT);

    mentre la misura degli arresti domiciliari, con l'applicazione delle procedure di controllo mediante "braccialetto elettronico", è stata disposta nei confronti di:

  6. Sakhi Azziz, nato in Marocco il 18.03.1989 residente a Sabaudia (LT);
  7. Colonna Federico, nato a Latina il 09.01.1980 residente a Sezze (LT)
  8. Bucci Daniela, nata a Colleferro (RM) il 22.07.1966 Residente a Lariano (RM)
  9. Annibali Angela, nata a Frascati (RM) il 29.04.1961 residente ad Aprilia (LT)
  10. Moroni Giovanna, nata a Cave (RM) il 26.01.1961 residente a Lariano (RM)
  11. Garofano Katia, nata a Latina il 25.07.1976 residente a Latina.

Sono in corso attivissime indagine per rintracciare un'altra persona di origine marocchina colpita dalla misura degli arresti domiciliari e al momento irreperibile.

Gli arrestati dopo gli atti di rito ed i foto segnalamenti sono stati tradotti presso le case circondariali di Latina e Roma.

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27/04/2016

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