Questura di Latina

Latina, operazione della Polizia Postale.

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Due le truffe scoperte dagli uomini della Polizia di Stato

Nell'ambito delle specifiche attività di Istituto svolte dal personale addetto alla squadra di P.G. della Sezione Polizia Postale di Latina, sono state recentemente concluse due distinte e separate attività investigative che hanno condotto alla compiuta identificazione dei responsabili degli episodi delittuosi di seguito documentati.

Operazione scaturita dal tentativo di truffa consumato presso un'Agenzia postale del Capoluogo pontino.

La mattina del 29 agosto 2014, un uomo, nel presentarsi presso gli Uffici di una delle Agenzie postali del Capoluogo, chiedeva all'impiegato di turno di incassare un rimborso IRPEF emesso dall'Agenzia delle Entrate a nome di altro soggetto residente nel comprensorio della provincia di Napoli.-
Infatti, oltre al mandato di pagamento, esibiva specifica delega per la riscossione nonché i propri documenti di identità personali e quelli del presunto Delegante.


L'impiegato postale, tratto evidentemente in inganno dalla perfetta manifattura con cui erano stati confezionati i relativi documenti di identità, dopo aver inserito nel sistema telematico di Poste Italiane gli estremi del relativo Rimborso ed ottenuto l'OK al regolare pagamento, a causa della temporanea interruzione della linea è stato quindi costretto ad avvisare l'utente che avrebbe dovuto attendere alcuni minuti.


A quel punto, l'uomo insospettitosi dall'attesa, si dileguava dall'Ufficio lasciando nelle mani dell'operatore i documenti che aveva precedentemente esibito.
Le indagini svolte nell'immediato hanno consentito di stabilire che si trattava di una vera e propria truffa consumata ai danni di un'ignara persona residente a Napoli ancora in attesa di ricevere, tramite posta e presso la propria abitazione, l'indispensabile "MANDATO DI PAGAMENTO" con il quale avrebbe potuto riscuotere la corrispondente somma e che è stato invece esibito in originale nelle modalità suddette.


E' infatti emerso che la missiva spedita dall'Agenzia delle Entrate alla volta del legittimo beneficiario era stata trafugata dal circuito postale e sulla base dei preziosi incartamenti in essa contenti erano stati quindi confezionati una serie di documenti falsamente intestati allo stesso beneficiario nonché a colui che si è poi spacciato per il Delegato alla riscossione.


Ebbene, grazie alle preziose informazioni raccolte nel corso delle indagini ed alla minuziosa analisi delle decine e decine di immagini ritraenti soggetti pregiudicati già resisi in passato responsabili di simili episodi truffaldini, è stato quindi identificato l'uomo spacciatosi falsamente per il Delegato (un 50Enne di origini campane), che è stato quindi deferito all'A.G. di Latina in ordine ai reati di truffa, ricettazione, falso e possesso di documenti di identità falsi validi per l'espatrio.


A tal riguardo, la Polizia Postale raccomanda a tutti coloro che sapendo di dover ottenere rimborsi simili a quello sopra indicato e/o remunerazioni assistenziali comunque pagabili tramite l'esibizione dei cosiddetti "MANDATI e/o DISPOSITIVI DI PAGAMENTO", di monitorare i periodi della programmata erogazione consultando i preposti Uffici dei relativi Enti al fine di sincerarsi sulle date approssimative di spedizione delle missive postali contenenti appunto i preziosi documenti.


Appare evidente che qualora il pagamento oggetto del comunicato stampa sarebbe andato a buon fine ed il reale beneficiario avrebbe soprasseduto dallo svolgere le relative verifiche, l'Agenzia delle Entrate avrebbe considerato legittimo il ritiro della somma come se fosse stato reale percipiente ad averla incassata.

Operazione scaturita dalla truffa consumata ai danni di un imprenditore pontino che ignaro dei rischi a cui sarebbe potuto incorrere ha creduto invano di poter acquistare un autocarro postato in vendita sul noto sito "AutoScout24" -

I fatti traggono origine da una denuncia sporta nel febbraio del c.a. da un imprenditore edile di Latina che navigando sul sito internet "AutoScout24", nel notare un'allettante inserzione di vendita di un autocarro Iveco Daily al prezzo di € 1.900,00, iniziava un fitto scambio di comunicazioni telefoniche con il presunto venditore.

A quel punto, la vittima, incalzata da quest'ultimo circa la concreta possibilità di vendita del mezzo ad un altro soggetto particolarmente interessato è stata indotta ad inviare una caparra di € 500,00 tramite accredito eseguito su una carta ricaricabile postepay indicata dal medesimo venditore.-

Nei giorni successivi, l'acquirente ha cercato invano di contattate il venditore per concordate le modalità di ritiro del mezzo constatando tra l'altro che quello stesso autocarro era stato nel frattempo postato in vendita allo stesso allettante prezzo e su altri siti dedicati alla compravendita di beni tra privati.

Ebbene, anche in questo caso, le indagini prontamente attivate dagli investigatori grazie ad una serie infinita di riscontri hanno consentito di identificare e denunciare alla Procura della Repubblica di Milano un uomo originario di Saronno ma stabilmente residente a Milano (R. R. queste le sue iniziali), nei confronti del quale sono stati raccolti sufficienti e concordanti elementi di accusa in ordine ai delitti di favoreggiamento reale e falsità ideologica.-


Si è infatti scoperto che l'uomo, dopo aver regolarmente attivato la carta postepay sulla quale sono poi confluite le due ricariche oggetto di truffa a danno dall'imprenditore pontino e numerose altre provento analoghe truffe, l'ha quindi ceduta a terze persone in cambio di un compenso di € 50,00 per poi denunciare falsamente di averla smarrita ben sapendo di averla precedentemente "venduta" nelle modalità suddette.

Anche in questo caso, la Polizia Postale raccomanda a tutti coloro che abbiano la necessità di acquistare beni su siti dedicati a questo genere di compravendite tra privati, di prestare la massima attenzione alla vendita di prodotti pubblicizzati a prezzi molto più bassi rispetto a quelli di mercato diffidando sulle richieste anticipate di pagamento e/o di elargizione di caparre quando queste sono richieste tramite l'accredito diretto su carte ricaricabili tradizionali e/o su IBAN collegati sempre a supporti similari.-


In tali casi sarebbe più opportuno chiedere di poter pagare in contrassegno alla ricezione del bene ma qualora non sia possibile per via degli oggettivi impedimenti di spedizione dei prodotti di concretizzare l'acquisto personalmente.


12/09/2014

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