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La Questura esegue il sequestro dei beni di Baldascini Matteo

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Nuova misura di prevenzione nel capoluogo

Sequestro anticipato dei beni per Baldascini Matteo il noto 53enne, pregiudicato, nato a Casal di Principe ma da anni ormai residente a Latina, Borgo Carso.

Su di lui la Polizia di Stato, all'inizio del mese, ha presentato un sostanzioso "dossier" ai giudici delle misure di prevenzione di Latina da cui è scaturito l'emissione del decreto di sequestro anticipato dei beni riconducibili a lui e alla coniuge.

Baldascini, noto personaggio nell'ambito della criminalità locale, risulta essere uno dei soggetti con maggiore "personalità delinquenziale" della provincia di Latina, con uno spessore criminale così prorompente da conquistarsi rispetto e riverenza da parte delle persone gravitanti negli ambienti della criminalità comune e organizzata.

I delitti di cui si è reso responsabile, nel corso degli anni, vanno dalle rapine, ricettazioni, porto abusivo di arma, estorsione fino ad arrivare a quelli di criminalità organizzata.

L'ultimo arresto nei suoi confronti è stato effettuato nel settembre scorso, in una operazione condotta dai carabinieri di Latina, perché in una perquisizione furono trovate nella sua villa sette piante di marijuana.

Matteo (come viene spesso confidenzialmente identificato nelle cronache locali) risulta essere affiliato al clan dei "Casalesi". In proposito si ricorda che nel 2004 è stato arrestato dai carabinieri di Caserta per il reato di "Associazione per delinquere di stampo camorristico".

Nel 2005 è stata la Squadra Mobile di Latina a portarlo in carcere a seguito di un'articolata operazione investigativa della locale Procura della Repubblica.

Il reato contestato fu la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, unitamente al figlio Paolo e ad altri noti pluripregiudicati ed esponenti di spicco dell'omonima famiglia, organica al clan camorristico sopra citato.

A carico di Baldascini nel 2006 è stata emessa una sentenza di condanna alla reclusione di anni 4 e multa di euro 18.000,00 perché riconosciuto colpevole di concorso in traffico illecito continuato di sostanza stupefacente con l'interdizione perpetua dai pubblici Uffici.

Seguono poi nel 2011 varie denunce per associazione a delinquere, estorsione e detenzioni ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Atteso l'alto "profilo criminale" l'apposita Sezione della Divisione Anticrimine ha predisposto la richiesta chiedendo il congelamento delle disponibilità del Baldascini che già in passato, dal 29.10.1996 al 22.01.2001, era stato sottoposto alla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale.

I beni sequestrati, per un valore di circa un milione di euro si concretizzano in immobili e veicoli (autovettura Fiat berlina, motociclo Yamaha 250, autovettura Fiat Punto, autovettura Twingo, Autocarro OM 50 35 HP).

In tale contesto, i magistrati hanno altresì considerato che le disponibilità in capo agli interessati appaiono indiziariamente sproporzionate rispetto ai redditi dichiarati avendo motivo di ritenere che essi siano il frutto di attività illecite ovvero ne costituiscano il reimpiego.

Stamattina si è provveduto ad opporre i sigilli ai beni sopraindicati.

La misura verrà discussa nella prossima primavera nella Camera di Consiglio del locale Tribunale.
30/11/2011

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