Le indagini degli investigatori spezzini hanno smascherato un grosso giro di truffe ai danni degli anziani: fermato il trentenne che riscuoteva il maltolto alle vittime.
Si fingevano appartenenti alle Forze dell'Ordine o Avvocati e, con una dinamica particolare , riuscivano ad impossessarsi di oggetti in oro e somme di denaro, carpendoli a persone in buona fede.
In una delle truffe messe a punto nei giorni scorsi, esempio del modus operandi dei colpevoli, una signora di ottantacinque anni riceveva una telefonata da parte di un " sedicente avvocato", nella quale le si diceva che il figlio aveva appena causato un incidente stradale con la propria auto, priva di copertura assicurativa; a causa di questa grave irregolarità " i poliziotti" lo avrebbero trattenuto in Questura per denunciarlo e per il sequestro del mezzo.
A dire del falso legale, tali conseguenze si sarebbero potute evitare risarcendo immediatamente il danno causato, cioè pagando subito la somma di euro 3.800, oppure lasciando a garanzia un quantitativo di monili in oro; si offriva inoltre di passare lui in persona a ritirare il denaro e gli oggetti di valore che la signora riusciva a racimolare in casa, per risolvere la situazione in tempi brevi; dopo pochi minuti, l'uomo suonava alla porta della vittima e la stessa gli affidava un sacchetto contenente gr. 600 di monili in oro.
Anche se il trentenne, colto sul fatto e denunciato dagli investigatori della Questura della Spezia dopo lunghe indagini e appostamenti, dovrà rispondere all'Autorità Giudiziaria del reato di truffa aggravata, la Polizia di Stato invita i cittadini a mantenere l'attenzione su questi fenomeni in continua crescita e, in caso di dubbio o necessità, a chiamare il "113" con un apparecchio telefonico diverso da quello sul quale hanno ricevuto una telefonata simile. Ciò perché i malviventi potrebbero aver manomesso la linea telefonica.