La ventitreenne aveva già portato a termine numerose truffe anche in altre province.
Nella mattina del 13 ottobre scorso, una giovane donna si era presentata presso una delle ricevitorie SISAL cittadine, chiedendo di ricaricare una
carta POSTEPAY per l'importo di 525 euro.
Terminata l'operazione di ricarica, presentava una carta Bancomat per saldare il conto ( già sapendo che la rivendita non era abilitata a
ricevere pagamenti tramite quella modalità); quando la commessa le comunicò di non poter accettare tale metodo di pagamento, la
ragazza, esibito un documento privo di fotografia intestato ad una coetanea (tessera sanitaria), assicurò che si sarebbe recata al bancomat
per ritirare la cifra necessaria e fare ritorno immediatamente.
Alla commessa sono bastati pochi minuti per rendersi conto di essere stata vittima di una truffa e rivolgersi alla Polizia di Stato .
Gli immediati gli accertamenti degli investigatori della Questura della Spezia e la divulgazione in campo Nazionale del fatto criminoso hanno
consentito, con la collaborazione delle Squadre Mobili di altre province, di acquisire i dati necessari all'identificazione dell'autrice del reato,
risultata essere una donna di ventitré anni, nata a Napoli e residente a Reggio Emilia, già denunciata due volte per fatti analoghi,
attuati con la stesse modalità e in concorso con la titolare della carta POSTEPAY utilizzata.
La Polizia di Stato ha deferito la giovane all'Autorità Giudiziaria per i reati di Truffa e Sostituzione di Persona, avendo costei
utilizzato la Tessera Sanitaria altrui come avvallo della falsa identità fornita alla commessa.