Intervento della Squadra Volante in uno stabile abbandonato.
A seguito di una segnalazione giunta sul 113, gli agenti della Squadra Volante della Polizia di Sta-to sono intervenuti nei pressi di uno stabile
in stato di abbandono ubicato in un quartiere della prima periferia cittadina,dal cui interno erano state avvertite le urla di una violenta lite.
Sul posto, gli a-genti hanno immediatamente notato un uomo con il volto sporco di sangue, il quale, in un italiano stentato, ha riferito di essere
stato aggredito da due connazionali rumeni. Contestualmente alla Poli-zia di Stato giungeva sul posto personale medico che provvedeva al trasporto
del ferito presso il pronto soccorso. La richiedente l' intervento, una donna residente in una casa con affaccio sul cor-tile dello stabile
abbandonato, ha riferito agli agenti che questo è utilizzato come rifugio da cittadi-ni stranieri e che nella serata aveva sentito delle
urla e delle richieste d'aiuto, per le quali aveva tele-fonato al 113.
Nel cortile dello stabile gli agenti hanno verificato la presenza di una copiosa macchia di sangue e rinvenuto una sega sporca di materiale
ematico, rendendo plausibile che l' aggressione fosse avve-nuta proprio in quella zona. All'interno dei locali dello stabile, gli agenti hanno
sorpreso altri due cittadini rumeni, asseritamente zio e nipote. Con l'ausilio di un interprete, il più giovane dei due, che nel frattempo
erano stati accompagnati in Questura per le pratiche di identificazione, ha raccon-tato di vivere nello stabile da circa due anni insieme all'uomo
trasportato in ospedale.
In serata, rientrando, avevano trovato la porta del fondo chiusa con un lucchetto e forzata dallo zio per accedere all'interno del locale.
Successivamente, durante la notte, era stato svegliato dal rumore di una violenta lite scoppiata tra lo zio e l'altro occupante, provocata proprio
dalla rottura del lucchetto ed in seguito alla quale, visto che non riusciva a separarli, aveva chiesto aiuto. Al termine degli accertamenti
medici, il ferito è stato ricoverato con una prognosi superiore a 30 giorni ed una diagnosi di fratture multiple al cra-nio; lo zio è
stato denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali.