La Spezia: finto dipendente ACAM tenta di raggirare pensionato
Si era presentato alla porta di una persona anziana fingendosi un dipendente dell' ACAM, con un travisamento tale da sembrare credibile: una tuta, degli scarponcini bagnati e un cartellino identificativo sulla maglia. L'uomo, un trentenne alto circa mt. 1,73 , capelli scuri , corporatura normale e italiano all'apparenza, si era rivolto così, senza alcuna inflessione dialettale, al pensionato che aveva aperto la porta di casa. La scusa trovata dallo sconosciuto era di dover fare dei controlli sulla qualità dell'acqua dell'abitazione in quanto molto probabilmente avvelenata da sostanze tossiche.
Ma ciò che ha fatto scattare il dubbio nell'accorto pensionato è stato il fatto che l'uomo, dopo aver asseritamente controllato l'acqua corrente, non solo dichiarava che la stessa era avvelenata da sostanze tossiche, ma insisteva per avere notizie sull'oro presente nell'abitazione in quanto, a suo dire, quelle stesse sostanze avrebbero innescato una reazione esplosiva in presenza di oro e argento .
Il forte sospetto di essere in presenza di un tentativo di truffa e furto si fece più consistente quando lo sconosciuto chiamò al cellulare un altro individuo, affinché lo raggiungesse. Ma è stato sufficiente che il pensionato mostrasse l'intenzione di chiamare altre persone (nello specifico la figlia) , perché il malintenzionato, vistosi scoperto, si allontanasse senza portare a compimento il disegno criminoso.
L'episodio è avvenuto il 10 settembre scorso in periferia. +Gli Agenti della Polizia di Stato, prontamente intervenuti alla successiva richiesta dei familiari del pensionato, hanno acquisito tutti gli elementi utili alle indagini e indicato di depositare altrove i valori.
La Polizia di Stato consiglia, a tutti coloro che si dovessero trovare in simili difficoltà e circostanze, di far intervenire subito altre persone e chiamare il 113 .