Responsabile di maltrattamenti in famiglia ed estorsione nei confronti della madre
Nel pomeriggio di ieri, personale la Polizia di Stato ha eseguito, su disposizione del G.I.P. presso il Tribunale di Sulmona, dr. Marco BILLI, la misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di un giovane del posto. L'uomo, disoccupato e con problemi di tossicodipendenza, si è reso responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione continuata nei confronti della madre e di minaccia aggravata nei confronti del fratello.
A rivolgersi al personale del Commissariato di P.S. è stata la madre, esasperata da dieci anni di vessazioni e violenze e dalle continue richieste di soldi da parte del figlio.
Questi, negli anni, ha contratto dei mutui, per un importo totale di 17.000 euro, che la donna ha dovuto estinguere, si è appropriato, secondo quanto accertato dagli investigatori, di circa 14.000 euro, derivanti dall'estinzione di una polizza assicurativa che la madre aveva stipulato a suo favore, e ha rubato i gioielli della donna per rivenderli allo scopo di acquistare la droga.
Le richieste alla madre erano continue e pressanti, accompagnate da minacce di violenze fisiche, anche nei confronti del fratello.
Il ragazzo si recava spesso sul luogo di lavoro della madre per indurla a consegnargli il denaro e la donna, per evitare problemi col datore di lavoro, finiva per cedere alle pressioni del figlio. In diverse occasioni la donna era stata costretta a chiedere l'intervento delle Volanti.
Le indagini hanno consentito di confermare quanto dichiarato dalla donna, anche grazie alle testimonianze di parenti, amici e conoscenti.
Per la gravità dei fatti e il concreto ed evidente pericolo di reiterazione dei reati, anche in considerazione della tossicodipendenza dell'uomo, il Pubblico Ministero dr. Stefano IAFOLLA, che ha coordinato le indagini, ha richiesto la custodia cautelare in carcere, misura poi accolta dal G.I.P..
Il giovane è stato condotto presso la casa di reclusione di Sulmona.