La Polizia di Stato, insieme alla Polizia Greca, esegue un Mandato di arresto Europeo
Nella mattina di oggi un'operazione condotta dalla Polizia di L'Aquila, in collaborazione con la Polizia Greca, ha segnato la fine della latitanza di Delishi Agron, cittadino albanese di anni 34, capo di un'organizzazione criminale dedita ai furti in appartamento.
La banda, che agli inizi del 2012 imperversava nelle Province di L'Aquila, Rieti, Perugia e Roma, in particolare, entrava nelle abitazioni ove erano parcheggiate veicoli di elevato valore commerciale (Bmw, Audi e Mercedes) ed era stata oggetto d'indagine da parte della Squadra Mobile e della Squadra di P.G. del Compartimento Polizia Stradale di L'Aquila.
La tecnica utilizzata per asportare questi veicoli era quella di penetrare nelle abitazioni dei proprietari forzando i portoncini di ingresso o le finestre, prelevare nel più breve tempo possibile quei valori che si trovano a portata di mano come gioielli, denaro, orologi, telefoni cellulari e pc portatili ma soprattutto le chiavi dell'autovettura, a bordo della quale i ladri si allontanano percorrendo la rete autostradale abruzzese diretti verso i centri di ricettazione di Roma o Napoli.
L'indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di L'Aquila (Sostituto Procuratore Dr.Gallo Stefano) aveva portato nel maggio del 2012 alla cattura di tutti i componenti della banda, autori di numerosi furti a L'Aquila e nei paesi limitrofi, tutti cittadini albanesi dimoranti in Italia: B.L. di anni 28 era arrestato in flagranza di reato, L.H. di anni 30 e R.I. di anni 35 erano stati arrestati in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre L.L. di anni 33 e K.K. di anni 27 erano stati posti il primo agli arresti domiciliari ed il secondo all'obbligo di dimora e presentazione alla P.G.
Solo Delishi Agron, il capo del gruppo, era riuscito a sfuggire alla cattura rifugiandosi all'estero.
Le ricerche del latitante, che riteneva ormai di essere al sicuro visto il tempo trascorso, sono terminate ieri, quando è stato localizzato nella Regione macedone della Grecia, dove la locale Polizia ha provveduto al suo arresto in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo nel frattempo emesso dall'Autorità Giudiziaria dell'Aquila.