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Operazione della Polizia di Stato a L'Aquila

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Arresti e perquisizioni per tangenti relative alla ricostruzione.

Si tratta di Funzionari Pubblici, attuali o passati, di imprenditori, di faccendieri e di tecnici: questi sono gli indagati nell'Operazione "Do ut des", avviata nel 2012, che fonda il suo pilastro investigativo sulla catastrofe naturale che il 6 aprile del 2009 provocò 309 morti, circa 1600 feriti di cui 200 in gravissime condizioni e oltre 65.000 sfollati, nonchè la devastazione del patrimonio immobiliare ricompreso nell'area del c.d. "cratere". Su questa tragedia si inseriscono le azioni illecite e continuate di taluni soggetti, imprenditori e politici, che hanno colto nell'immediato la possibilità di realizzare profitti personali illeciti. Le indagini sono partite dalle indebite condotte di un imprenditore veneto (amministratore di una società per azioni) che, comunque, intendeva procacciare lavori sulla ricostruzione per l'azienda, e che ha trovato la disponibilità corruttiva in alcuni amministratori pubblici aquilani e nei loro sodali, pronti a ricevere tangenti, approfittando della situazione emergenziale.

Trattasi di:

1. T.P. aquilano, all'epoca dei fatti Consigliere Comunale e delegato del Comune dell'Aquila per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, attuale Direttore del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio del Comune dell'Aquila;

2. S.D., all'epoca dei fatti dipendente e collaboratrice del consorzio dei beni culturali della provincia di L'Aquila;

3. P.V., aquilano, all'epoca dei fatti Direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell'Aquila ed anche Assessore alla ricostruzione dei beni culturali del Comune di L'Aquila;

4. M.P., originario del teramano, all'epoca dei fatti Funzionario Responsabile Centro-Italia della Mercatone Uno s.p.a.;

Gli altri indagati, sottoposti a perquisizione domiciliare e presso gli uffici di appartenenza, sono ritenuti, anch'essi a diverso titolo, responsabili degli stessi reati che hanno portato all'emissione dei provvedimenti restrittivi per gli arrestati, ossia millantato credito, corruzione, falsità materiale ed ideologica, appropriazione indebita.

Trattasi di:

§ D.G. (cognome) M. (nome), aquilano, Direttore del Settore Ricostruzione Pubblica e Patrimonio del Comune dell'Aquila, all'epoca dei fatti Funzionario responsabile dell'Ufficio Ricostruzione del Comune dell'Aquila;

§ M. (cognome) F. (nome), umbro, ingegnere, all'epoca dei fatti Direttore e Progettista dei lavori per le opere provvisionali di messa in sicurezza di Palazzo Carli, sede dell'università dell'Aquila;

§ L. (cognome) D., imprenditore;

§ R. (cognome) R., aquilano, all'epoca dei fatti Assessore all'Urbanistica del Comune di L'Aquila, attuale Vice Sindaco dell'Aquila.

Più di 13 le perquisizioni eseguite, domiciliari, presso alcune ditte, dentro gli uffici del Comune dell'Aquila e presso la A.S.L. cittadina.


08/01/2014

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