responsabili di aver violato le norme in materia di lavoro
Denunciati dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di L'Aquila, due incensurati, marito e moglie, titolari di un'impresa edile con sede in Cagnano Amiterno, poiché responsabili di aver violato le norme in materia di lavoro avendo occupato indebitamente stranieri privi di regolare permesso di soggiorno.
Secondo quanto accertato dalla Polizia di Stato aquilana i due avrebbero irregolarmente occupato alle proprie dipendenze due cittadini albanesi ai quali, nei giorni scorsi, l'Ufficio Immigrazione aveva notificato il Decreto Prefettizio di espulsione, in quanto privi di regolare titolo di soggiorno nel territorio nazionale.
Lo scorso 16 gennaio, infatti, i due albanesi - nell'ambito di specifici servizi programmati dal Questore con l'intervento congiunto di pattuglie della Divisione Anticrimine, Squadra Volanti, Squadra Mobile e della Sezione della Polizia Stradale, per prevenire i furti in abitazione e tutti i reati contro il patrimonio in genere - erano stati controllati proprio da una pattuglia della locale Sezione della Polizia Stradale, mentre, intorno alle ore 8.00, percorrevano questa via Gran Sasso.
Nella circostanza, i poliziotti della locale Sezione Polstrada, dopo averne visionato e controllato il veicolo, conducevano i due fermati presso l'Ufficio Immigrazione della Questura al fine di consentire lo sviluppo degli ulteriori accertamenti in merito al titolo di soggiorno di cui, tuttavia, gli stranieri erano sprovvisti. All'esito degli accertamenti i poliziotti dell'Ufficio Immigrazione azionavano, quindi, - attraverso il locale Ufficio Territoriale del Governo - le previste procedure per le espulsioni.
Tuttavia, prima del rimpatrio, i due albanesi, opportunamente sentiti, riferivano ai poliziotti della Squadra Mobile di lavorare regolarmente presso un'azienda edile di L'Aquila e di collaborare nella realizzazione di un controsoffitto in un abitazione privata di via Don Bosco. A conferma di quanto dichiarato, uno dei due mostrava un certificato di affidamento in prova al servizio sociale del tribunale di Sorveglianza di L'Aquila con scadenza il 9 gennaio 2012, nonché una busta paga relativa al mese di ottobre 2011 intestata alla ditta edile di Cagnano Amiterno di cui, peraltro, dichiarava essere dipendente.
I successivi approfondimenti investigativi sviluppati dagli agenti della Squadra Mobile aquilana consentivano, però, di accertare - attraverso le formali testimonianze assunte sia dai titolari dell'impresa che dagli stessi cittadini albanesi e dal proprietario dell'abitazione presso cui ì due stranieri stavano effettuando i lavori - che i titolari dell'azienda poi denunciati - nonostante fossero a conoscenza dell' intervenuta scadenza in capo ad uno dei due albanesi del periodo di affidamento in prova, nonché della assenza per entrambi di valido titolo di soggiorno nel territorio nazionale, li avevano irregolarmente occupati, violando cosi le disposizioni in materia di lavoro.
La denuncia interviene a conclusione di un preciso protocollo d'intervento fortemente voluto dal Questore di L'Aquila e predisposto per contrastare ogni forma d'illegalità. Lo scopo è quello di assicurare tutte le necessarie iniziative per circoscrivere "a monte" situazioni di illegalità diffusa.