Emessa ordinanza di custodia cautelare in carcere
Il 14 marzo 2011, personale della Squadra di Polizia Giudiziaria di questo Compartimento Polstrada, mentre si trovava in località Cansatessa, interveniva per una segnalazione da parte di un anziano ultraottantenne che aveva da poco subito una truffa. Un giovane gli si era avvicinato mentre si trovava in strada e asserendo di lavorare per un noto punto vendita di elettrodomestici aquilano, aveva raccontato che si trovava lì per consegnare "la macchina fotografica" che il figlio dell'anziano gli aveva ordinato, dietro pagamento di € 150 quale corrispettivo. In realtà l'apparecchiatura fotografica era una mera imitazione di provenienza cinese del valore di pochi euro. Il personale della Squadra di P.G. effettuava una perlustrazione della zona secondo le indicazioni e le descrizioni ricevute dall'anziano ed in prossimità del Progetto C.A.S.E. di Coppito 2 lo rintracciavano mentre era intento a cercare altri soggetti da truffare. Al momento veniva trovato in possesso di altre due apparecchiature identiche a quella appena ceduta al malcapitato. Si trattava di un cittadino napoletano di anni 34, incensurato, che proprio per questo veniva denunciato a P.L. per il reato di truffa aggravata e nei confronti del medesimo la Divisione Anticrimine della Questura dell'Aquila, applicava la misura di prevenzione del foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in città.
Sempre nella zona dell'Aquila, tra il dicembre 2010 e il marzo 2011 almeno altri cinque fatti-reato sono stati accertati per cui il Sostituto Procuratore della Procura dell'Aquila, ha disposto la misura cautelare in carcere nei confronti dell'indagato, riconoscendo l'aggravante di cui al comma 5 dell'art. 61 C.P.