Tempestivo intervento delle Volanti consente di evitare l'ennesima tragedia della gelosia
Alle 22.50 di ieri, giungeva sul 113 una telefonata nella quale una donna R.B., domiciliata a Cese di Preturo, presso il progetto C.A.S.E, con voce concitata, richiedeva l'intervento della Polizia poiché il suo ex convivente, G.L. di 40 anni, stava bussando e suonando il campanello con insistenza, cercando di entrare in casa contro la sua volontà. Poco dopo, con altre due telefonate fatte a breve distanza l'una dall'altra, molto concitate, riferiva che l'uomo stava sfondando una finestra dell'abitazione; nel corso della stessa telefonata, nella quale comunicava in "tempo reale" l'evolversi della situazione, riferiva che lo stesso era entrato sfondando una porta finestra e che, per sfuggire alla sua ira, si era rifugiata in bagno; proseguiva dicendo che l'uomo stava sfondando la porta del bagno e che aveva preso un coltello di grosse dimensioni con il quale la stava minacciando, il tutto tra le grida di aiuto e le urla dell'uomo. La donna piangendo, pregava l'operatore della sala radio di "fare presto" perché "quando arriverete sarà troppo tardi!". Dalla telefonata si udivano voci concitate e grida di più persone, per cui le volanti in servizio, con i segnali di allarme attivati, si precipitavano sul posto. Il personale intervenuto bloccava un uomo con ancora in mano un coltello, che cercava di allontanarsi, individuandolo subito quale autore del fatto segnalato al 113. Entrati in casa della richiedente, la quale veniva trovata in uno stato di ansia tale da impedirle di parlare, tanto da rendere necessario l'immediato intervento della Guardia Medica, si accertava che l'abitazione era completamente a soqquadro con oggetti sparsi a terra, pezzi della porta del bagno sparsi sul pavimento, la parte inferiore della porta finestra del soggiorno rotta e la porta del bagno, nel quale la donna aveva cercato rifugio, rotta. Una volta tranquillizzata, la donna raccontava agli Agenti quanto accaduto. Il coltello veniva sequestrato, l'uomo veniva portato in Questura, dove veniva sottoposto a fotosegnalamento e quindi tratto in arresto ed associato presso la Casa Circondariale "Le Costarelle" di Preturo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, per i reati di violazione di domicilio, danneggiamento, minacce aggravate e per stalking, in quanto emergevano dalle indagini atteggiamenti persecutori nei confronti della vittima.Squadra Volante salva una donna aggredita in casa dall'ex fidanzato
03/09/2010