Nella giornata di ieri all’esito di un’attività di indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica personale della Squadra Mobile di L’Aquila ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal GIP del Tribunale di L’Aquila con la quale è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari, con braccialetto elettronico, per il reato di maltrattamenti in famiglia aggravato nei confronti di un cittadino italiano residente in questo capoluogo con il nucleo familiare.
Dalle attività investigative è emerso che l’uomo, qualche anno dopo il matrimonio, aveva iniziato a maltrattare la coniuge sottoponendola a continue e reiterate vessazioni fisiche e psichiche spesso accompagnate da minacce di morte; in varie occasioni colpendola con schiaffi al volto, spintonandola e afferrandola per il collo anche alla presenza della loro figlia minorenne la quale a sua volta veniva insultata e maltrattata dall’uomo che, in più circostanze, la colpiva, per futili motivi, con schiaffi e calci al sedere anche in tenera età.