Nella giornata di ieri, la Sezione Reati contro la persona della Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza con cui il GIP, su richiesta del P.M. dr.ssa, ha disposto l’applicazione della misura cautelare della custodia in luogo di cura nei confronti di un 35enne aquilano.
Nel corso delle indagini gli investigatori hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza nei riguardi del giovane che, in più occasioni, avrebbe aggredito sia verbalmente, proferendo insulti e parolacce, sia fisicamente, con strattonamenti e spintoni, la propria madre per ottenere del denaro da utilizzare, in seguito, per l’acquisto di sostanze alcooliche e stupefacenti di cui l’indagato è dipendente.
I ripetuti e attuali episodi di violenza, hanno indotto la donna a rivolgersi alla Polizia di Stato che, in modo rapido e tempestivo, ha esperito le indagini per accertare quanto avveniva all’interno delle mura domestiche.
Il provvedimento cautelare si è reso ancor di più necessario in considerazione dell’attuale situazione di convivenza forzata dovuta all’emergenza da COVID-19, situazione che avrebbe potuto esacerbare ulteriormente la delicata situazione familiare ed esporre la donna a più gravi forme di violenza.
L’accertata situazione patologica in capo all’indagato ha indotto l’Autorità Giudiziaria ad adottare una particolare forma di misura cautelare da eseguirsi, al momento, presso il Servizio di Psichiatria dell’Ospedale di L’Aquila.