Nei giorni scorsi, personale della III Sezione della locale Squadra Mobile, ha eseguito l’ordinanza con cui il G.I.P., su richiesta del P.M., ha disposto l’applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti di un 62enne aquilano.
Gli investigatori, hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in ordine ai reati di atti persecutori e lesioni personali ricostruendo, attraverso fondamentali testimonianze, condotte reiterate dall’uomo nei confronti della vicina di casa, caratterizzate da molestie, minacce, aggressioni e offese.
In particolare, è stato accertato che l’indagato negli ultimi tre anni, ha in più occasioni maltrattato con vessazioni fisiche e morali la donna, a volte colpendola con schiaffi, prendendo a calci il cane di quest’ultima, danneggiando i giocattoli del figlio minore che si trovavano sul pianerottolo, rendendo la vita familiare della vittima oltremodo penosa e costringendola a subire umiliazioni e denigrazioni, anche alla presenza dei figlio minore.
L’ultimo episodio, avvenuto lo scorso ottobre, che ha costretto la donna a ricorrere alle cure dei sanitari del locale Pronto Soccorso e la gravità degli indizi raccolti dalla Squadra Mobile, ha determinato l’Autorità Giudiziaria ad adottare la misura cautelare in carcere nei confronti dell’indagato.
L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la locale Casa Circondariale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria,
L’attività di contrasto messa in atto negli ultimi mesi dal personale della Squadra Mobile, inoltre, ha permesso di segnalare alla locale Procura della Repubblica altri due uomini, responsabili di delitti riconducibili alla sfera della violenza di genere, entrambi raggiunti da altrettante misure cautelari degli arresti domiciliari e divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Anche in questi casi condotte reiterate, molestie, vessazioni e minacce anche gravi nei confronti della vittime, sono state interrotte grazie alla sinergia e alla collaborazione tra la Procura della Repubblica e la Squadra Mobile, che grazie alla recente approvazione in Senato del disegno di legge “Codice Rosso” potranno avvalersi di nuovi e più efficaci strumenti di contrasto al fenomeno della violenza di genere.