All’alba di questa mattina, personale della Squadra Mobile - sezione criminalità straniera, in collaborazione con il locale Ufficio Stranieri, ha arrestato anche l’ultimo cittadino extracomunitario destinatario di una delle misure cautelari eseguite nella notte di ieri, nell’ambito dell’operazione “PAPAVERO”.
Il giovane gambiano da ieri risultava latinante, allorché il giudice per le indagini preliminari, ha emesso una declaratoria di latitanza, su richiesta del Sostituto Procuratore, delegando gli investigatori della Squadra Mobile alla cattura del ventenne.
L’arrestato, arrivato a L’Aquila nel 2016, è l’uomo che nella notte del 17 novembre 2017 ha rapinato e tentato di violentare una ragazza aquilana mentre rientrava a casa. A seguito dell’episodio criminoso, lo stesso, ha lasciato immediatamente il capoluogo abruzzese, rifugiandosi dapprima in Spagna e rientrando successivamente in Italia, nascondendosi in località Santa Palomba di Roma.
L’uomo, all’oscuro delle indagini, pensando di averla fatta franca, aveva presentato all’Ufficio Stranieri di questo capoluogo l’istanza per il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi umanitari; istanza rigettata dalla Commissione per i Rifugiati perché arrestato a Roma lo scorso anno per spaccio di sostanze stupefacenti.