Nella mattinata odierna la Squadra Mobile - Sezione reati contro la persona - della Questura ha eseguito una misura cautelare restrittiva della libertà personale a carico di un trentaduenne residente ad Avezzano, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Avezzano, su richiesta del Sostituto Procuratore.
Le indagini, avviate dalla Squadra Mobile del capoluogo, hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico del giovane in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia aggravati dall'uso della violenza, esplosa anche innanzi ai figli minori.
Vittima delle continue ingiurie, percosse e reiterate umiliazioni, la compagna, nonché madre dei loro figli, ed il tutto originato dalla volontà della donna di esporre la propria opinione.
L'uomo già nel 2014 era stato raggiunto da un misura coercitiva dell'allontanamento dalla casa familiare, con contestuale divieto di contatto e di comunicazione con la compagna.
Nel corso dell’attività investigativa, inoltre, è stato accertato che l'uomo è un abituale consumatore di droga, condizione che lo rendeva ancora più irascibile e violento tanto che lo scorso mese di maggio, a seguito di un rimprovero della compagna affinché evitasse di consumare cocaina e di lasciare le siringhe con tracce ematiche in spazi frequentati anche dai loro figli minori, quest'ultimo non ha esitato ad afferrarla violentemente per i polsi, strattonandola ripetutamente e gridandole che pretendeva rispetto e subordinazione.
Successivamente a quest'ultimo episodio, la donna decise di allontanarsi dalla casa familiare, anche se ciò non l'ha sottratta alla persecuzione da parte dell’uomo che l'ha minacciata inviandogli numerosi messaggi dal tono intimidatorio e minaccioso.