Arrestata dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia una donna isernina, pregiudicata, residente in questo centro, dovendo espiare la pena di anni 5 e mesi 8 per i reati di furto.
Dall'inizio del nuovo anno, la Polizia di Stato ha intensificato l'attività di prevenzione attuando, su disposizione del Questore Vincenzo Vuono, un piano di controllo straordinario del territorio; nel corso di tale attività sono stati effettuati 74 posti di controllo, identificate 506 persone, alcune delle quali con pregiudizi di polizia e fermati oltre 400 veicoli; sono stati ritirati 2 documenti di circolazione ed elevate 60 contravvenzioni al Codice della Strada. I controlli sono stati estesi anche ai detenuti domiciliari e in tale contesto il personale della Squadra Volanti ha accertato le molteplici violazioni agli obblighi della detenzione domiciliare di cui beneficiava una donna isernina, pregiudicata, residente in questo centro, dovendo espiare la pena di 5 anni e 8 mesi per i reati di furto, ricettazione, estorsione ed altro. Oltre ai diversi episodi di evasione, in una occasione la donna è stata sorpresa e denunciata anche per guida senza patente dopo che aveva tentato di eludere il posto di blocco e si era data alla fuga, costringendo gli agenti ad un inseguimento. A seguito delle denunce della Polizia, su disposizioni dell'Ufficio di Sorveglianza di Campobasso, nei giorni scorsi gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Isernia hanno arrestato la donna e l'hanno tradotta presso la Casa di Reclusione di Chieti. Inoltre, lo stesso personale ha denunciato per lesioni personali, diffamazione e minacce, una donna isernina di anni 50, incensurata, che aveva minacciato, insultato e colpito al volto, alla testa ed allo stomaco con un ombrello, un'altra donna, residente in questo centro, incensurata, di anni 70, nel corso di una lite per motivi personali. Infine nella giornata di ieri, la Sezione della Polizia Postale di Isernia, al termine delle indagini esperite a seguito della querela presentata da una donna residente in questo centro, ha individuato e deferito in stato di libertà alla locale Autorità Giudiziaria per il reato di truffa un cittadino italiano, di anni cinquantasette, residente in provincia di Caserta; l'uomo, spacciandosi per un operatore della Sisal, aveva telefonato alla donna che lavora in un tabaccaio e, con la scusa di una prova, si era fatto accreditare, mediante una ricarica, circa novecento euro.