Questura di Isernia

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La Polizia Stradale di Isernia stronca attività criminale dedita alle truffe

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Polizia Stradale

Vendevano on-line autovetture insesistenti incassando però gli acconti versati dai numerosi clienti truffati.

Personale della Squadra di Polizia Giudiziaria della Sezione Polizia Stradale di Isernia, coadiuvato anche da quello della locale questura, a seguito di attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica di Isernia, condotta nei mesi precedenti, ha posto fine ad una associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di numerosissime truffe, con l'arresto dei responsabili R.C. di anni 50, I.D. di anni 41 e C.M.A. di anni 40, in esecuzione del provvedimento del G.I.P. di Isernia che ha accolto la richiesta della predetta Procura della Repubblica di applicazione della misura cautelare personale . L'attività' delinquenziale si realizzava, in particolare, con la rivendita di veicoli in gestione al sodalizio criminoso operante nella provincia di Isernia, sia a mezzo di falsi annunci su siti on-line, quali " Subito.it - Autoscout24 .it - Cubo.it - Mobile.it " sia direttamente sul piazzale della società' sita in Castelpetroso (IS), di autovetture a prezzi invitanti. Nel corso del tempo, il sodalizio criminoso, a causa della mancanza della materiale disponibilità di veicoli di diversa marca, modello e gamma, prendeva anche in locazione i veicoli necessari alla falsa vendita che, dopo averli privati della targa, venivano fotografati per i portali on-line od esposti sul predetto piazzale. Il modus agendi dei consociati prevedeva anche la vendita dello stesso veicolo a più soggetti, i quali versavano alla societa' la somma pattuita in acconto o per l'intero senza poi mai ricevere in cambio il bene contrattato. A tal fine, venivano predisposte anche missive da inviare ai vari clienti evidenziando, falsamente, problematiche attinenti la mancata consegna dei veicoli, procrastinando la consegna degli stessi di 90-100 giorni, evitando così eventuali querele o atti giudiziari nei loro confronti e, nel frattempo, vendendo a più possibili acquirenti gli stessi veicoli per realizzare i loro scopi delinquenziali incassando il massimo possibile come compenso. L'attivita' di indagine ha permesso di accertare introiti ammontanti a circa € 1. 500.000,00, di cui una parte, ammontante a circa € 450.000,00, è stata sottratta in contanti da vari istituti bancari da un soggetto della società anche al fine di riciclaggio su cui le indagini proseguono. I soggetti che hanno subito la truffa ed hanno sporto querela risultano essere circa un centinaio e di tutte le aree geografiche d'Italia oltre che della Spagna e del Belgio.
02/09/2013

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