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Altra importante operazione di polizia giudiziaria portata a segno dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia nell’ambito del contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti in questa Provincia.
Infatti, nella mattinata del 15 aprile scorso gli investigatori hanno dato esecuzione ad un Decreto di Perquisizione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia, presso l’abitazione di due coniugi venafrani dove è stata riscontrata la presenza di altre persone che sono state contestualmente identificate e perquisite.
Appena avuto accesso all’appartamento, all’interno del salotto, gli investigatori hanno rinvenuto le tracce della notte brava appena trascorsa dai presenti: sul tavolino, all’interno di un piatto, vi era una banconota arrotolata e della sostanza polverosa bianca, verosimilmente cocaina, raccolta in strisce, pronta al consumo.
Mentre i poliziotti procedevano alla perquisizione, due degli occupanti l’alloggio hanno cercato di disfarsi della sostanza stupefacente presente all’interno dell’abitazione, gettando un piccolo involucro di cellophane e una cassaforte metallica in cui era contenuta, dalla finestra della camera da letto. Alcuni operatori, rimasti all’esterno in previsione di un simile gesto, hanno recuperato la sostanza stupefacente, documentando peraltro l’operazione con un video.
Con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, che hanno aperto la cassaforte metallica, è stata rinvenuta, complessivamente, circa 380 gr di sostanza stupefacente del tipo cocaina, suddivisa in 7 involucri confezionati sottovuoto, che è stata sottoposta a sequestro penale. Inoltre, un ulteriore modico quantitativo, di circa 6 gr, ritenuto per uso personale, è stato contestato e sottoposto a sequestro amministrativo a carico di un ospite dell’appartamento.
Essendo inequivocabilmente emersa la responsabilità in ordine alla detenzione al fine di spaccio della sostanza stupefacente, alle modalità di confezionamento e di occultamento della stessa sostanza, nonché in relazione alla condotta tenuta al fine di disfarsi del corpo del reato e cancellare eventuali tracce, i due coniugi sono stati tratti in arresto in flagranza di reato.
Dopo le formalità di rito, così come disposto dal Sostituto di turno della Procura della Repubblica del Tribunale di Isernia, i due indagati sono stati associati rispettivamente presso la Casa Circondariale di Isernia e di Chieti, entrambi a disposizione dell’A.G.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e gli indagati potranno far valere le loro ragioni difensive innanzi all’ A. G. ai sensi del c.p.p., al fine di rappresentare elementi a loro difesa e rivendicare la propria innocenza la quale, si rammenta, è sempre presunta sino alla definitività dell’eventuale condanna.
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