Sono numerosi.
Sono 161 gli incidenti causati da investimento di animali rilevati dalle pattuglie del Compartimento Polizia Stradale operanti in Abruzzo e Molise dall’1 gennaio 2019 ad oggi e circa metà di essi si sono verificati sulle tratte di competenza della A14, A24 e A25 (dato assoluto in quanto la Polizia Stradale espleta in autostrada vigilanza esclusiva) ed il resto sulla viabilità ordinaria.
Solo in occasione di 7 incidenti, uno avvenuto in autostrada, il conducente del veicolo, sempre coinvolto nell’impatto con un cinghiale, ha riportato lesioni non gravi e non superiori ai dieci giorni di prognosi.
Modesto è il numero di animali domestici travolti che attribuisce connotazioni minimali al fenomeno del randagismo, ma continuano frequenti gli attraversamenti di fauna selvatica, oramai non solo in zone montuose e sempre più frequentemente in aree urbanizzate.
Pattuglie sono intervenute per investimento di animali nel territorio della Provincia, in particolare sulla SS85 tra Monteroduni e Macchia di Isernia e sulla SS17 tra Isernia e Castelpetroso.
L’energia cinetica che sprigiona l’impatto con l’animale determina, nella migliore delle ipotesi, danni ingenti al veicolo ed alla struttura viaria ed a prescindere dai possibili interventi strutturali adottabili dagli enti proprietari della strada, è il più delle volte la velocità di guida, irrispettosa dei limiti o non commisurata alle caratteristiche viarie, a determinare la perdita di controllo e l’investimento dell’animale, oltre che generare pericolo alla circolazione.
Al riguardo si registrano nella stagione estiva transiti ad elevatissima velocità di motociclisti, sia su strade statali che provinciali, i quali procedono in gruppi occupando l’intera corsia, utilizzano indiscriminatamente i segnalatori acustici ed effettuano sorpassi non consentiti.
La recrudescenza del deprecabile fenomeno, disapprovato delle comunità e dalle amministrazioni comunali interessate, porterà nei prossimi giorni ad intensificare l’attività di controllo.