La vittima si ritrova con un finanziamento da pagare mai sottoscritto.
Una 70enne, residente in provincia, riceve la comunicazione di una banca che la invita a provvedere al pagamento di oltre 2.000 euro per un finanziamento stipulato dalla stessa.
Non avendo formalizzato alcuna richiesta di finanziamento e convinta che si tratti di un errore, la donna richiede copia della documentazione alla banca: apprende così di essere obbligata in solido con un presunto “nipote” 60enne di Isernia, mai conosciuto, per la somma complessiva di euro 3.498 relativa all’acquisto da parte dello stesso di un aspirapolvere e di biancheria.
Le indagini della Squadra Mobile hanno consentito di accertare che, qualche anno fa, la vittima aveva acquistato un aspirapolvere, mediante un rappresentante, effettuando il pagamento rateizzato a mezzo di bollettino postale. Il documento di identità della donna, utilizzato in quell’occasione, era stato poi usato dallo rappresentante per commettere la truffa.
Gli agenti hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria per concorso nel reato di truffa l’acquirente 60enne e il rappresentante, un 47enne residente ad Isernia.