La Polizia di Stato, nello specifico il Settore Polizia Frontiera, ha rinforzato il dispositivo di controllo lungo la fascia confinaria di competenza mettendo in atto una serie di servizi mirati al contrasto dell’immigrazione clandestina ed alla ricerca di latitanti.
Le attività sono state particolarmente incisive grazie anche ai rinforzi che hanno consentito l’intensificazione dei controlli soprattutto al valico ferroviario ed a quello autostradale, con l’intervento della Squadra Mista Italo francese e delle Pattuglie Miste.
L’impegno di tutto il personale ha portato al raggiungimento di ottimi risultati di servizio. Nei mesi di aprile e maggio sono state tratte in arresto ed assicurate alla Giustizia 32 persone.
L’analisi dei dati permette di stabilire che la maggior parte degli arrestati è il frutto di sapienti e minuziosi controlli documentali in ambito ferroviario, infatti ben 13 degli arrestati provenivano via treno dalla Francia.
Tra i reati contestati: 11 per violazione della legge sugli stranieri, 3 passeur; 7 per provvedimenti restrittivi per reati quali rapina, furto, violazione della legge sugli stupefacenti, esercizio abusivo della professione ed evasione dagli arresti domiciliari, 1 falso documentale.
Le apparecchiature di verifica e controllo in dotazione alla Polizia di Frontiera hanno reso possibile l’arresto di altri 10 stranieri, gran parte dei quali precedentemente respinti dalla Francia e condotti negli uffici di frontiera di Ponte San Luigi per gli accertamenti in banca dati. Da qui sono emersi alcuni ricercati per reati che vanno dagli stupefacenti al furto, ricettazione e rapina, resistenza a P.U.
Due gli estradati: una donna per rapina aggravata, furto con strappo e lesioni, l’altro un italiano, S. S. di Lentini (SR), che deve scontare una pena di anni 4 e mesi e mesi 6 di reclusione per rapina ed estorsione.
Gli ultimi tre arresti, in ordine di data, risalgono alla fine di maggio. Uno è relativo ad un tunisino di 33 anni respinto dalla Francia. I successivi accertamenti, particolarmente approfonditi, eseguiti presso gli uffici della Polizia di Frontiera, hanno permesso di scoprire che lo straniero, che si dichiarava egiziano, in realtà risultava essere appunto tunisino .
Dalle verifiche effettuate, lo stesso risultava ricercato per un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso lo scorso mese di ottobre dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Brescia per reati inerenti gli stupefacenti e pertanto condannato alla pena inziale di 4 anni e 10 mesi di reclusione e multa di 15.000,00 euro con un residuo attuale di 2 anni, 11 mesi e 10 giorni di reclusione ed una pena pecuniaria di 15.000,00 euro. Lo straniero, inoltre, risultava essere stato rimpatriato nel mese di aprile 2019 da Palermo a seguito decreto di espulsione, per la durata di 5 anni.
Per tale ragione sono stati eseguiti due arresti nei confronti della medesima persona.
Fermato, altresì, un marocchino di anni 33, controllato al suo arrivo a bordo treno proveniente dalla Francia, che ha esibito una carta di identità spagnola che ha insospettito gli Agenti. I successivi controlli, anche attraverso sofisticate attrezzature, hanno permesso di individuarne la falsità. Lo straniero, pregiudicato per i reati di furto, rapina e stupefacenti, è stato tratto in arresto e processato per direttissima.
Per concludere, è stato tratto in arresto un tunisino di anni 30, controllato nei pressi della stazione ferroviaria di Ventimiglia. Dagli accertamenti effettuati è emerso un provvedimento restrittivo emesso dal Tribunale di Bologna in quanto deve espiare 9 mesi di reclusione per resistenza a Pubblico Ufficiale. Lo stesso è stato condotto al Carcere di Sanremo.