A distanza di tre settimane dall’arresto del pregiudicato campano 36enne T.E., effettuato a Napoli dai poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Imperia, con l’ausilio dei colleghi partenopei, questi ultimi hanno posto fine alla “latitanza” anche del suo complice, anch’egli colpito dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Savona in ordine a plurime truffe ai danni di persone anziane commesse nelle province liguri di Imperia e Savona nel mese di ottobre dello scorso anno, che avevano “fruttato” diverse migliaia di euro.
Si tratta del trentaduenne G.A., anch’egli napoletano, pregiudicato, rintracciato alle prime luci dell’alba nella sua abitazione del capoluogo campano, dove aveva fatto ritorno probabilmente pensando che si fossero “calmate le acque” e dove invece gli investigatori –all’esito di un’attività proseguita incessantemente, senza fretta ma anche senza tregua – lo stavano “aspettando” per arrestarlo.
L’uomo, gravemente indiziato anche dei delitti di “sostituzione di persona” e “possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi” (per aver utilizzato, per registrarsi in un hotel ligure, la carta di identità di un suo parente apponendovi la propria fotografia), oltre che recidivo, è stato quindi condotto nel carcere di Napoli “Poggioreale”.
È l’ennesimo segnale concreto dell’efficacia dell’azione di contrasto che la Polizia di Stato di Imperia ha da tempo avviato in materia di reati ai danni delle “fasce deboli” della popolazione e che proseguirà con forza ed impegno, unitamente alle sempre più capillari campagne di prevenzione.