È stato rimpatriato ieri, con un volo partito da Milano Malpensa e diretto a Casablanca in Marocco lo straniero O.L., classe 1966, pluripregiudicato e irregolare sul nostro territorio.
Dopo aver fatto ingresso nel nostro Paese nel 2004 e aver assolto alle procedure per il rilascio di un regolare permesso di soggiorno, dal 2006 cambiava vita e entrava nel mondo della criminalità.
Da quel momento in poi, risultava irregolare sul territorio ed iniziava ad accumulare una serie di denunce e arresti per reati predatori e relativi allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Il cittadino marocchino trascorreva gli ultimi anno entrando ed uscendo dalle carceri di mezza Italia (finanche in Sardegna) sino a quando nel marzo 2019 il Tribunale di Imperia (ove era giunto dopo l’ultimo fatto di reato commesso a Savona) non emetteva un provvedimento di espulsione quale pena alternativa alla detenzione.
Essendo privo di documenti, l’Ufficio Immigrazione della Questura lavorava nei mesi successivi a stretto contato con le Autorità Consolari marocchine al fine di ottenere un lascia passare, in assenza del quale non è possibile rimpatriare un soggetto.
Nei primi giorni del nuovo anno, grazie alla tenacia del personale della Sezione Espulsioni, giungeva la documentazione necessaria e lo straniero, scortato da due poliziotti, veniva imbarcato a Malpensa su un volo diretto in Marocco.
L’attività dei poliziotti ha consentito, ancora una volta, di allontanare definitivamente dal territorio italiano un soggetto che, altrimenti, avrebbe rappresentato un potenziale pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica nella provincia imperiese.
Nel corso dell’attività di controllo del territorio, le Squadre volanti della Questura rintracciavano nei giorni scorsi due stranieri, un cittadino rumeno ed uno tunisino, nei cui confronti il Questore ha emanato due ordini a lasciare il territorio.
Il primo, classe 1977, gravato da precedenti condanne per furti in abitazione, spaccio di sostanze stupefacenti e violenza sessuale, già detenuto nel carcere di Imperia.
Il secondo, invece, che dopo essere stato arrestato a dicembre per spaccio di sostanza stupefacente si rendeva irreperibile non adempiendo all’obbligo di firma impostogli dal giudice, veniva individuato dagli operatori che lo riconoscevano a seguito di un controllo su strada. Condotto negli Uffici della Questura veniva immediatamente trasmesso il suo fascicolo all’Ufficio Immigrazione per la procedura di espulsione.