La risposta della Polizia di Stato non si è fatta attendere dopo i recenti episodi criminali che hanno visto migranti protagonisti in qualità di vittime ma anche di artefici.
Dall’inizio del mese di agosto c.a., si è constatato un improvviso aumento dei casi di aggressione, a mani nude o con arma bianca.
Mercoledì si era verificato l’ultimo episodio in ordine di tempo.
Un uomo di nazionalità afghana era stato ferito ad una gamba con un coltello. La colluttazione si era sviluppata lontano dal centro abitato, ai margini del quartiere Peglia, nei pressi del fiume Roia.
Nell’aggressione, a quanto pare seguita ad un acceso litigio, erano coinvolti altri migranti, che, poco prima dell’arrivo dei poliziotti, nonostante la rapidità del loro intervento, sono riusciti a dileguarsi nell’alveo del fiume, in mezzo alla folta vegetazione.
Alle ricerche hanno preso parte una squadra del Reparto Mobile della Polizia di Stato di Torino e 15 operatori del Commissariato P.S. di Ventimiglia, Agenti dell’ufficio Volanti e della Sezione Investigativa.
Le attività di vigilanza, identificazione, verifica e controllo si sono protratte per tutta la giornata.
L’azione ha riguardato decine di persone. Ben quindici alla fine quelle accompagnate nel Commissariato di Polizia e sottoposte a indagine penale per il reato di invasione di terreni o edifici, con l’aggravante di averlo commesso congiuntamente in più di dieci persone.
Due sono stati sottoposti al provvedimento del Questore dell’allontanamento dal Comune di Ventimiglia con divieto di farvi ritorno per tre anni.
Uno, già arrestato dagli stessi Agenti ventimigliesi per rapina e lesioni, non ha rispettato il divieto di dimora in provincia di Imperia cui era stato sottoposto dopo la scarcerazione e sarà assoggettato a più stringenti misure restrittive della libertà;
Ad esclusione di sette, titolari di permesso di soggiorno in corso di validità, per gli altri è stata attivata la procedura di espulsione.
Per 8 su 15 sono emersi precedenti pregiudizi penali a carico.
Uno ha contravvenuto all’obbligo di non ritorno nel comune di Ventimiglia ed stato deferito all’Autorità Giudiziaria anche per l’inadempienza al foglio di via.
Sotto il fermo impulso del Questore di Imperia Capocasa, il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza Aricò, ha diretto la vasta operazione di controllo del territorio, estesa a tutta l’area dell’argine destro del fiume Roia e del greto del fiume, nella zona del quartiere Gianchette e Peglia in prossimità della foce.
I poliziotti hanno messo nel mirino in particolare i 14 cunicoli esistenti nella struttura del ponte ferroviario di via Tenda, posti ad un’altezza di alcuni metri, difficilmente accessibili, nascoste anche alla vista, che non possono essere chiuse perché indispensabili alla sicurezza idraulica in caso di piena.
Le statistiche mostrano con evidenza che quasi tutte le azioni criminali commesse da stranieri migranti, sono commesse in danno di componenti del flusso migratorio.
I poliziotti sono ormai abituati ad avere a che fare con individui privi di scrupoli e di dignità, che approfittano, con azioni umanamente brutali, dello stato di bisogno e della vulnerabilità dei loro stessi “compagni di viaggio”.
La prevenzione funziona ma produce risultati che rimangono invisibili al pubblico dei non addetti al lavoro.
Dall’inizio dell’estate 2019 sono 33 i migranti implicati in inchieste penali del Commissariato PS in notevole diminuzione rispetto agli stessi periodo degli anni precedenti, sia per il numero che per la rilevanza criminale.
Un altro dato che la Polizia di Stato giudica positivamente è quello della fiducia con cui le vittime, spesso stranieri irregolari sul territorio nazionale e con precedenti di Polizia, si rivolgono al alle Forze dell’Ordine.
La Polizia di Stato auspica una crescita della fiducia e della volontà di collaborazione da parte della cittadinanza e, in particolare, invita chiunque si ritenga vittima di un reato a non esitare nel richiedere aiuto al numero unico per le emergenze 112.