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Campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato sull’abbandono degli animali: “Se non ti porto non parto”, “L’amicizia è una cosa seria”.

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Campagna di sensibilizzazione della Polizia di Stato sull’abbandono degli animali: “Se non ti porto non parto”, “L’amicizia è una cosa seria”.

La Polizia di Stato ha dato il via ad una campagna di sensibilizzazione sull’abbandono di animali, fenomeno che nel periodo estivo e vacanziero registra un preoccupante aumento esponenziale.

Il messaggio della Polizia si fonda sull’amicizia tra uomo e animale e mira a responsabilizzare tanto i proprietari quanto i privati cittadini.

Il progetto trae origine dalla storia di Ares e Claudia. Ares è un cane di 1 anno che girovagava triste e impaurito nei pressi di una scuola a Roma; Claudia, un Sovrintendente della Polizia di Stato in forza alla Questura di Roma che lo ha trovato e preso con sé, dopo aver invano cercato di rintracciare chi lo aveva abbandonato. I due sono oggi, dopo 2 anni, inseparabili ed Ares qualche mese fa è entrato nei Cinofili della Polizia dopo aver superato i test ed essere risultato idoneo ai servizi di ordine pubblico, polizia giudiziaria e antiterrorismo.

Proprio da questa storia originano gli hashtag che accompagnano la campagna di sensibilizzazione: #senontiportononparto e #lamiciziaèunacosaseria.

L’obiettivo è quello di combattere l’odioso fenomeno dell’abbandono di animali che registra ancora numeri inaccettabili: 955 il numero delle denunce per il reato di abbandono negli ultimi due anni, di cui 352 solo nel periodo estivo.

Un fenomeno altrettanto grave e correlato sono gli incidenti stradali cagionati da animali abbandonati (in particolare, dal loro attraversamento su strada): 618 il numero di sinistri avvenuti nel biennio 2017/2018.

Non a caso la campagna contro l’abbandono è supportata da un video diffuso sui vari social networks della Polizia di Stato che ritrae Claudia ed Ares in procinto di partire insieme per le vacanze.

Su questo tema, è importante sottolineare che durante gli spostamenti ci sono alcune norme da rispettare: 859 le sanzioni elevate negli ultimi due anni per inosservanza della normativa dedicata al loro trasporto. In tal senso, il progetto lanciato dalla Polizia contiene anche i consigli della Polizia Stradale per chi viaggia in macchina con i propri animali:

  • per una guida sicura gli animali domestici devono viaggiare in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore con una barriera divisoria che li separi dall’abitacolo.
  • se i viaggi sono troppo lunghi bisogna concedersi delle soste sia per permettere al conducente di riposarsi, sia per concedere al cane la possibilità di sgranchirsi ed idratarsi. 

In provincia di Imperia i numeri degli animali abbandonati durante la stagione estiva, complici le partenze per le vacanze, non sono da meno.

Il responsabile del Servizio Veterinario Asl 1 Imperiese, dott. Pelazza, riferisce che sino ad oggi i cani accalappiati da maggio di quest’anno sono 86, mentre da maggio a settembre 2018 sono stati 122.

Cosa fare dunque in caso di ritrovamento di un animale abbandonato, ferito o in situazione di pericolo (quale può essere un cane chiuso in macchina o legato ad una corda in giardino o in balcone senza ripari dal sole o senza ciotola dell’acqua)?

Anzitutto, contattare il numero di emergenza 112 che metterà il cittadino in contatto con gli operatori tecnici, attivi h 24, che interverranno a recuperare l’animale e, se possibile, all’identificazione dello stesso (tramite lettura microchip) e, a seconda dei casi, al rintraccio del padrone o al trasferimento presso una struttura veterinaria o presso il canile o rifugio convenzionato più vicino.

Cristina Baldessari, Presidente della Sezione di Ventimiglia della Lega Nazionale per la difesa del cane, comunica un messaggio importante: “Ciascuno di noi, durante il lungo viaggio della vita, può affrontare problemi tali da portare alla decisione di doversi separare dal proprio animale. Se questa rimane l'unica possibilità percorribile, non attuatela in maniera crudele e disumana. Non lasciate questi meravigliosi esseri soli e persi in mezzo alla paura, spesso in balia di morte certa. Non hanno fatto nulla per meritarlo e spesso non hanno gli strumenti per poterlo evitare perché un cane cresciuto in casa è un cane morto in strada. Venite in canile. Nessuno vi giudicherà, ma tutti lavoreremo insieme al fine di regalare loro una seconda possibilità”.

E aggiunge: “Il cane è un animale sociale, ha necessità di interazione continua con l'umano e quindi subisce un forte trauma per l'abbandono, abbandono inteso come tradimento della fiducia incondizionata che ripone nel suo amico umano ossia la sua base sicura, il frutto di un legame instauratosi con il tempo. Come gli uomini tuttavia, anche i cani possiedono caratteri differenti e pertanto diverse modalità di affrontare il trauma subito. Resta certo che il tradimento viene avvertito in maniera istintiva dal cane e spesso non si dimentica. La bella notizia è che attraverso un percorso adeguato che rispetti l'animale nella sua specie e nel suo carattere, si può arrivare al suo recupero e soprattutto alla sua reintroduzione in famiglia che è ciò a cui spesso noi in canile abbiamo la fortuna di assistere”.

Anche la Sezione di Imperia della Lega Nazionale per la difesa del cane lancia un appello: “Più consapevolezza nel far entrare un cane in famiglia perché un cane è per sempre”. Le operatrici del rifugio “La Cuccia” di Imperia riferiscono infatti che presso la loro struttura si presentano tanti padroni che lasciano lì il proprio cane “perché non riescono più ad occuparsene”, la maggior parte delle volte per motivi economici o familiari. È necessaria una maggiore consapevolezza ed educazione al momento dell’affidamento, responsabilizzando chi vuole adottare un cane affinché si renda conto dell’impegno nella gestione dello stesso.

Proprio la settimana scorsa, ad esempio, i poliziotti della Questura di Imperia intervenivano presso un’abitazione ove due cani si trovavano su un balcone completamente esposto al sole senza possibilità di trovare un riparo o una zona d’ombra. Gli operatori, dopo aver constatato la situazione, prendevano contatto con i proprietari e li richiamavano sulla necessità di impegnarsi adeguatamente al fine di garantire il benessere dei cani facendo intervenire altresì il personale del Servizio Veterinario dell’Asl per verificare le condizioni degli animali e della loro sistemazione.

Il Questore Capocasa: “L’amicizia è una cosa seria, basta veramente poco: non partire senza di loro; viaggia in sicurezza; avvisa la Polizia di Stato se ne avvisti uno su strada”.


31/07/2019

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