Nelle prime ore di venerdì mattina, gli operatori della Squadra Volante, mentre transitavano in piazza Dante, notavano un soggetto che si trovava alla fermata dell’autobus e che, alla loro vista, istintivamente si ritraeva dietro una colonnina in cemento nel tentativo di nascondersi.
I poliziotti, insospettiti dal gesto, decidevano di procedere ad un controllo.
Alla richiesta di esibire i documenti di identità, lo straniero rispondeva di averli dimenticati a casa e alle domande sull’indirizzo della sua abitazione rispondeva genericamente “viale Matteotti” senza essere in grado di indicare il numero civico o la posizione.
Gli operatori accompagnavano il peruviano – di circa 50 anni – presso gli uffici della Questura per compiere accertamenti più approfonditi, in esito ai quali emergeva che lo stesso si trovava sul territorio italiano da circa 1 anno senza aver mai richiesto il permesso di soggiorno.
Peraltro, mentre erano in corso le operazioni di identificazione, il sudamericano riceveva una chiamata sul cellulare nel corso della quale l’interlocutore gli chiedeva spiegazioni sul perché non si fosse recato a lavoro quella mattina. Emergeva così che lo straniero, clandestino, lavorava da circa un mese e mezzo alle dipendenze di un italiano, imperiese di 53 anni, come operatore agricolo in un terreno.
Acquisiti ulteriori elementi, il datore di lavoro in questione veniva denunciato perché occupava alle proprie dipendenze un lavoratore clandestino, mentre il peruviano veniva denunciato per la violazione sulle norme del t.u. immigrazione.
La posizione di quest’ultimo è ora al vaglio dell’Ufficio Immigrazione per le valutazioni in ordine alla sua espulsione.