Ventimiglia La Polizia di Stato individua una banda di minorenni stranieri ritenuta responsabile di furti e danneggiamenti. Tre gli indagati. Sequestrato un coltello.
La Polizia di Stato ha individuato e identificato i presunti autori di furti e danneggiamenti compiuti a Ventimiglia nella notte tra domenica e lunedì.
Prese di mira le cantine di un edificio condominiale di via Verdi e un veicolo in sosta in via C. Baccini. Ma gli investigatori sospettano un loro coinvolgimento anche nel furto subito da un noto ristorante della Marina San Giuseppe.
Le ricerche sono scattate quando un residente ha notato, dal balcone di casa, i movimenti furtivi di tre persone all’interno del cortile condominiale, in via Verdi.
A causa del buio e della lontananza tuttavia non ha potuto fare altro che descrivere agli Agenti intervenuti delle sagome indistinte di uomini in movimento.
Pochi minuti dopo la collaborazione di una Guardia Giurata in servizio di perlustrazione è stata preziosa. Durante il suo giro notturno ha osservato tre soggetti sospetti in via Cabagni Baccini, intenti ad armeggiare intorno ad un veicolo in sosta, ed ha allertato la Polizia.
Gli operatori della squadra volante, con un rapido intervento, hanno rintracciato le persone segnalate.
Si tratta di tre ragazzi di nazionalità marocchina e algerina, ad oggi sconosciuti negli archivi della Polizia italiana, che gli investigatori ritengono essere entrati in Italia con l’intento premeditato di razziare case, negozi e veicoli, pronti a tornare poi in Francia per rendere più difficoltosa la loro cattura.
Il bottino per ora non è stato recuperato. I poliziotti hanno rilevato danneggiamenti sulla porta di una cantina, di un locale condominiale, di un veicolo, sulla porta e sulla finestra di un esercizio commerciale. Cospicui i danni economici arrecati.
Nel ristorante gli Agenti hanno rinvenuto un coltello da cucina di grandi dimensioni, con una lama di ben 22 di lunghezza. L’utensile, è stato sequestrato e sarà sottoposto agli accertamenti tecnici di polizia scientifica alla ricerca, in particolare, delle impronte digitali dei soggetti indagati.
I poliziotti del Commissariato di Pubblica Sicurezza stanno visionando le riprese dei sistemi comunali e privati di videosorveglianza per ricostruire con più precisione i percorsi, i tempi e le responsabilità di ciascuno.
I tre giovanissimi uomini, due diciassettenni marocchini e un sedicenne algerino, non hanno dato segno di ravvedimento.
Anzi davanti ai poliziotti hanno ostentato una totale indifferenza per le conseguenze del loro comportamento, mantenendo atteggiamenti arroganti e rifiutando ogni collaborazione per tutta la durata del loro breve trattenimento negli uffici di Polizia.
Tutti sono stati indagati in stato di libertà e in concorso per i reati di tentato furto e di tentato danneggiamento, ma hanno negato ogni addebito.
Al vaglio degli investigatori anche altri episodi di furto, verificatisi nei giorni precedenti a Ventimiglia, rimasti per ora senza un colpevole.