Sanremo. La Polizia esegue un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un marocchino trentaduenne pluripregiudicato.
Una notte dello scorso settembre un turista francese, dopo una vincita al casinò, veniva avvicinato da un magrebino che gli proponeva l’acquisto di sostanze stupefacenti. L’uomo rifiutava l’offerta ma contemporaneamente gli chiedeva di consigliargli un locale dove avrebbe potuto incontrare delle ragazze.
Il marocchino si mostrava molto disponibile e si offriva subito di accompagnare il turista in un posto di sua conoscenza. Tuttavia, giusti sul posto e constatata l’assenza di ragazze, il turista francese manifestava la volontà di fare rientro in albergo e il suo interlocutore si offriva di accompagnarlo anche se, durante il percorso, chiedeva insistentemente del denaro, tutte puntualmente non evase dal turista.
All’ennesimo rifiuto del francese, il nordafricano gli sbarrava la strada, impedendogli di camminare. La vittima riusciva a svincolarsi e continuava per la sua strada ma a quel punto il nordafricano lo spintonava, colpendolo al viso e strappandogli il piercing che aveva al naso. Subito dopo, approfittando dello stato confusionale della vittima, infilava repentinamente una mano nel borsello che la parte offesa aveva al seguito e riusciva ad impossessarsi di alcune banconote per un valore di circa 200 euro, dandosi poi alla fuga.
Successivamente la vittima formalizzava presso il Commissariato P.S. di Sanremo una denuncia con una dettagliata descrizione del rapinatore e del suo modus operandi. Grazie alle capacità investigative del personale ed alla conoscenza del territorio degli agenti sanremesi, veniva immediatamente individuato il possibile autore, riconosciuto, poco dopo, dal turista francese.
Gli ulteriori accertamenti investigativi consentivano, esaminando altre denunce simili già presentate in passato, di attribuire al nordafricano altri furti avvenuti nei giorni precedenti e precisamente: il primo ai danni di una donna a cui veniva sottratto la borsa custodita sul sedile anteriore mentre stava facendo manovra con la propria macchina; il secondo ai danni di un’altra donna alla quale veniva sfilato il cellulare mentre era intenta a guardare le vetrine del centro ed infine in pregiudizio di un uomo cui lo straniero rubava una collana che portava al collo.
Per tutti i reati commessi, data la gravità degli stessi, l’evidente pericolosità dello straniero e la sua propensione a commettere reati di tipo predatorio, unitamente al preciso quadro indiziario, l’Autorità Giudiziaria disponeva la custodia cautelare in carcere dello straniero, misura eseguita dalla Polizia di Stato.