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Ventimiglia. Arrestati dalla Polizia di Stato per rapina aggravata e lesioni tre afghani che depredavano i migranti.

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Ventimiglia. Arrestati dalla Polizia di Stato per rapina aggravata e lesioni tre afghani che depredavano i migranti.

Ventimiglia. Arrestati dalla Polizia di Stato per rapina aggravata e lesioni tre afghani che depredavano i migranti.

La presenza continua e costante delle Forze dell’Ordine nel quartiere Gianchette di Ventimiglia ha consentito alla Polizia di Stato di individuare e arrestare tre stranieri autori di una rapina; meno di 24 ore sono trascorse dalla commissione del fatto all’individuazione dei colpevoli.

Le indagini sono scattate quado due cittadini pakistani riferivano ai poliziotti, impiegati  nel dispositivo di ordine e sicurezza pubblico attivo nelle 24h in Via tenda, di essere stati vittime di una rapina.

Entrambi raccontavano agli Agenti di Polizia di essere stati ingannati da alcuni uomini, di presunta nazionalità afghana, che gli promettevano un sicuro superamento del confine italo – francese dietro un compenso di 200 euro a persona.

I due pakistani acconsentivano e venivano condotti, percorrendo per alcune centinaia di metri la linea ferroviaria imboccata all’altezza del ponte di via Tenda, in un luogo isolato e buio ove, pressi del ponte autostradale, venivano rapinati  dal gruppo di stranieri che li minacciavano con un coltello e con cocci di bottiglia, oltre a sferrare loro pugni e calci.

Uno dei due pakistani, a causa delle ferite riportate, veniva successivamente trasportato presso il punto di Primo Soccorso di Bordighera e, dopo essere stato medicato, dimesso con un prognosi di 5 giorni.

Cospicuo il bottino dei malviventi: circa 1.500 euro in banconote, 4 telefoni cellulari, una valigia contenente indumenti e beni personali. Non paghi pretendevano anche il giubbotto che indossava uno dei malcapitati capitati.

Immediata scattava la ricerca dei rapinatori. Gli operatori di polizia verificavano le  immagini degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati, ricostruendo così gli identikit degli aggressori, suffragati dalle testimonianze raccolte.

I poliziotti, sulla scorta degli indizi acquisti, selezionavano alcune foto-segnaletiche di possibili sospetti e le mostravano a entrambe le vittime che, senza dubbio alcuno, riconoscevano i propri rapinatori in una formale individuazione fotografica.

 

A quel punto gli Agenti setacciavano tutte le zone della città dove veniva considerata più probabile la presenza dei soggetti emersi dalle indagini come responsabili dei reati denunciati, fino a quando, ieri sera in via Tenda,  individuato tutti e tre i soggetti ricercati, forse già persuasi di averla fatta franca e pronti a colpire ancora.

Colti di sorpresa non hanno opposto resistenza.

Gli stranieri, tutti di nazionalità afghana e privi sia del permesso di soggiorno che di documenti d’identità, venivano accompagnati presso gli uffici del Commissariato di Polizia. Occultati tra i loro indumenti gli agenti rinvenivano e sequestravano alcuni degli oggetti rapinati. Recuperato anche il giubbotto in pelle rubato nella notte e trovato indosso ad uno di loro.

Avendo ormai ricostruito la dinamica e raccolto prove a sufficienza, gli investigatori sottoponevano i tre  giovani afghani, due ventenni e un trentenne, al fermo di indiziato di delitto.

Rapina aggravata e lesioni personali in concorso il titolo del reato di cui sono adesso chiamati a rispondere gli arrestati, tutti risultati senza fissa dimora in Italia e non in regola con le norme sul soggiorno degli stranieri.

Dopo l’arresto, i tre fermati sono stati tradotti innanzi al Giudice di Imeria che, dopo aver convalidato l’arresto, disponeva la custodia cautelare in carcere.

Il compatto dispositivo di vigilanza, dispiegato dal Questore Capocasa, ha saputo garantire, anche stavolta, un controllo capillare del territorio, fornendo una risposta rapida ed efficace.

 


25/10/2018

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