Imperia. Guidatore ubriaco investe di proposito due giovani dopo un banale litigio: fermato e denunciato per tentato omicidio dalla Polizia di Stato.
Questa notte, una pattuglia della Polizia di Stato della Questura di Imperia interveniva nei pressi del locale McDonald sul lungomare Vespucci, a quell’ora ancora pieno di giovani, ove era stato segnalato un grave incidente automobilistico.
Al loro arrivo i poliziotti trovavano due diciottenni feriti, uno italiano e uno tedesco, riversi a terra in una pozza di sangue. Tutt’attorno gli amici degli investiti, testimoni della tragedia che si era pochi istanti prima consumata.
Gli operatori infatti raccoglievano le dichiarazioni a caldo degli amici, che riferivano di una lite avvenuta poco prima tra un giovane poco più che trentenne e i due feriti per un apprezzamento di troppo nei confronti di una loro amica. Da qui, il trentenne, raggiunta la sua autovettura, ha intercettato il gruppo e si è diretto contro di loro, investendosi i due giovani.
L’investitore subito individuato dai poliziotti risultava in evidente stato di alterazione alcolica. Malgrado ciò, con disinteresse per quanto accaduto, dichiarava di avere volontariamente investito i ragazzi per un presunto sgarbo di questi ultimi.
I giovani, prontamente soccorsi dal 118, venivano trasferiti in ospedale ove si trovano tuttora in osservazione per i traumi riportati, ancorché fuori pericolo.
L’autore del grave gesto è un giovane italiano trentenne, residente nel vicino entroterra sanremese, con piccoli precedenti di polizia. Dai risultati dell’obbligatorio alcoltest risultava un tasso alcomelico nel sangue superiore di tre volte il limite consentito. L’autovettura utilizzata come un’arma, a causa del forte impatto, riportava la rottura totale del parabrezza e una vistosa ammaccatura nella parte anteriore, e veniva pertanto sequestrata.
Alla luce delle prove raccolte a carico del reo, la Polizia di Stato lo denunciava per il reato di tentato omicidio aggravato e guida in stato di ebbrezza, del quale risponderà innanzi all’Autorità giudiziaria.