La Polizia di Stato, nella serata di ieri, ha effettuato un controllo amministrativo e di polizia giudiziaria nel noto locale notturno U Cavetu, nella pineta di capo Ampelio, a Bordighera.
Numerosi gli Agenti impiegati nell’operazione disposta dal Questore di Imperia, Dr. Cesare Capocasa che, proprio nel periodo che precede l’estate, ha inteso potenziare ed intensificare ulteriormente i controlli Amministrativi in tutta la provincia.
Da alcuni giorni, a seguito di una precedente ed intensa attività info – investigativa mirata al locale, gli operatori del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ventimiglia monitoravano i camerieri e i baristi che vi lavorano, insospettiti e allertati da episodi di spaccio di sostanze stupefacenti all’interno dell’esercizio pubblico rivolta anche, quel che è più grave, a ragazzi di minore età, oltre che – dato ancora in corso di accertamento - dalla somministrazione, sempre ai minorenni, di bevande alcoliche.
Durante il controllo amministrativo gli Agenti hanno potuto immediatamente constatare l’odore, forte e acre, della marijuana, la cui provenienza è stata facilmente ricondotta all’armadio in uso, negli spogliatoi del personale, al capo dei barman del Cavetu.
All’interno sono stati rinvenuti e sequestrati tre sacchetti in nylon contenenti sostanza stupefacente, del tipo marijuana, per un peso complessivo di grammi 188,25, di cui parte suddivisa in 16 sacchettini in cellophane contenenti grammi 5 circa ciascuno, oltre che una busta contenente 8500,00 euro.
Il controllo veniva immediatamente esteso anche all’abitazione del barman, molto conosciuto nell’ambiente, ove gli operatori di polizia rinvenivano e sequestravano altri 316,38 grammi netti di marijuana custodita all’interno di due contenitori in vetro, oltre ad un bilancino di precisione. In totale sono stati quindi sequestrati 504,63 grammi netti di sostanza.
Il soggetto è stato arrestato nella flagranza del reato di detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio e trasferito nella tarda serata presso la casa circondariale di Imperia.
Il frazionamento in confezioni da 5 grammi non è risultato essere occasionale. Tale era la dose minima acquistabile, al prezzo fisso di 50 euro per la singola confezione, circostanza confermata dal fatto che tutte le banconote rinvenute e sequestrate erano di quel taglio.
Ben studiato anche il modus operandi: a un cenno convenuto con il cliente, gli veniva recapitata la dose.
Anche il titolare del Cavetu e gli altri dipendenti presenti ieri sera nel locale, uno straniero e tre italiani, sono stati denunciati per detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio, perché coinvolti nell’attività di spaccio.
Gli agenti hanno continuato l’attività investigativa anche al di fuori del locale. Infatti all’esito della perquisizione domiciliare dell’appartamento di uno dei dipendenti sono stari rinvenuti e sequestrati anche 50 grammi circa di hascisc .
Il Cavetu è stato immediatamente posto sotto sequestro preventivo.
I controlli amministrativi eseguiti all’interno del locale hanno permesso di riscontare numerose violazioni sia delle norme del testo unico al commercio (TUC) che di quello di Pubblica Sicurezza (TULPS), nonché carenze in materia igienico sanitaria.
Gli accertamenti, attualmente ancora in corso, potrebbero comportare anche l’applicazione dell’articolo 100 del TULPS, provvedimento adottato dal Questore che prevede la sospensione della licenza fino a 15 giorni e la sua revoca in caso di reiterazione delle condotte che hanno comportato la prima sospensione.