Evaso a Sanremo. La Polizia di Stato lo cattura dopo poche ore.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi oggi presso la Questura di Imperia, il Questore, Il Dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Genova, il Provveditore Regionale dell’Amministrazione penitenziaria e il Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Imperia hanno spiegato le dinamiche della vicenda.
Nella mattinata di ieri, il cittadino marocchino S.A, 25 anni, detenuto presso la casa circondariale di Sanremo, veniva trasportato all’ospedale Borea d’Olmo di Sanremo per accertamenti sanitari.
Il soggetto – entrato in Italia nel 2005 con un permesso di soggiorno per motivi familiari - aveva spintonato gli agenti ed è fuggito con le manette ai polsi. Inutile il tentativo di trattenerlo da parte di un operatore che, nell’occasione, si procurava una ferita al volto.
Il detenuto, altamente pericoloso, era infatti in carcere per un tentato omicidio, commesso a Genova nel 2013, quando aveva cercato di rapinare tre ragazzi universitari e, nella colluttazione, aveva estratto un coltello colpendo dapprima al braccio uno di loro e poi alla gola un altro ragazzo; per tale fatto era stato condannato a espirare una pena di 16 anni.
Il suo carattere violento si era palesato anche nei vari istituti di pena che lo hanno avuto in consegna, provocando – in più di un’occasione – ferite e contusioni agli operatori di polizia penitenziaria.
Dopo la fuga di ieri, la Questura di Imperia aveva subito diramato la nota di rintraccio a tutte le forze di polizia.
Una pattuglia della Polizia Stradale in servizio a Sanremo, alle 20.00 di ieri sera avvistava un uomo, sospetto, con una felpa che gli copriva i polsi che, alla vista degli operatori in divisa, si dava alla fuga.
Dopo un inseguimento di circa mezzo chilometro, gli agenti riuscivano a bloccarlo con ancora con le manette ai polsi, quindi veniva condotto al locale Commissariato, identificato e arrestato.
“Una risposta dello Stato efficace e sinergica”, ha detto il Questore di Imperia Cesare Capocasa, ringraziando tutti i cittadini che hanno chiamato la Sala Operativa segnalando possibili individui ricollegabili al soggetto in questione.