Era stato arrestato dalla Polizia di Stato di Imperia nella serata di lunedì scorso, per aver borseggiato una donna all’interno di un esercizio commerciale di Oneglia. Ora è in carcere il cittadino peruviano di 43 anni, clandestino sul territorio nazionale e con numerosissimi precedenti per reati contro il patrimonio.
L’uomo, una volta all’interno del negozio, approfittando della distrazione della vittima, che aveva appeso la propria borsa al passeggino che trasportava il figlio di pochi mesi, dopo essersi guardato velocemente intorno, aveva introdotto una mano al suo interno, impossessandosi con rapidità del portafogli ivi contenuto. Effettuato il colpo, usciva velocemente dall’esercizio commerciale facendo perdere le sue tracce.
Il tutto avveniva sotto l’occhio delle telecamere di videosorveglianza del negozio, grazie alle quali gli agenti della Polizia di Stato hanno potuto immediatamente avere un preciso identikit del borseggiatore, che ne ha consentito la rapida individuazione.
Difatti, la pattuglia della Squadra Volante della Questura giunta sul posto ha immediatamente “girato” le immagini ai colleghi della Squadra Mobile, che hanno prontamente rintracciato e intercettato, a breve distanza dai luoghi del furto, il ladro, che è stato tratto in arresto.
Nella sua disponibilità aveva la refurtiva poco prima sottratta, mentre aveva gettato parte del contenuto del portafogli (documenti della vittima e fogli vari) in un cestino dei rifiuti, ma tutto il “bottino” è stato comunque subito recuperato dagli investigatori e restituito alla vittima.
Gli accertamenti effettuati in Questura sul suo conto hanno fatto emergere che l’uomo, già gravato da numerosi precedenti specifici, appena un mese fa era stato arrestato a Milano per un fatto del tutto analogo e nei suoi confronti il Giudice meneghino aveva disposto la misura cautelare del divieto di dimora in quella Provincia.
Nella mattinata odierna, dinanzi al Tribunale di Imperia, dopo la convalida dell’arresto, in occasione della quale l’uomo si è scusato per il gesto commesso, lo stesso è stato processato per direttissima ed ha patteggiato la pena di due anni di reclusione ed euro 800 di multa; inoltre, gli è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere ed è stato accompagnato dai poliziotti nella Casa Circondariale di Imperia.