Allarme sociale
Il lavoro, gli affetti, le amicizie. La vita. Non si salva nulla quando di mezzo c’è la violenza, la sopraffazione, l’abuso psicologico. Nei cassetti della Questura di Imperia i dati negli schedari parlano di una media di 50 – 60 casi di atti persecutori nei confronti delle donne, lo scorso anno 82 donne hanno richiesto aiuto al Centro Provinciale Antiviolenza ( che fa capo a Sanremo settore sicurezza sociale). Aumentano i casi di bullismo e cyberbullismo, di estorsione a sfondo sessuale; le associazioni di tutela e i centri ascolto evidenziano un escalation di situazioni ai limiti, una malsana visione del rapporto di coppia, un amore malato che può tramutarsi in sopraffazione, stalking e sfociare in atti di violenza.
L’intensificazione dei fenomeni criminali è evidente e crea allarme sociale – spiega il Questore Cesare Capocasa - la nostra questura ha grande esperienza nella repressione e prevenzione di tutte quelle odiose condotte riconducibili alla cosiddetta violenza di genere. Si tratta di un’attività difficile e delicata, che va a individuare i sintomi latenti di vessazioni violenze, maltrattamenti.
E’ il caso di questi ultimi giorni ne è conferma: una donna imperiese, giovane e benestante, la cui attività commerciale, la quotidianità, i rapporti affettivi sono stati sconvolti dall’ex marito, pregiudicato . “ Questa persona le imponeva la propria soffocante e invadente presenza – continua Capocasa – con la pretesa di gestirne l’impresa e condizionando le scelte aziendali e chiaramente quelle personali e sentimentali”
Continui messaggi, offese, intimidazioni, atteggiamenti e comportamenti ingiuriosi, violenti anche all’interno del locale, davanti ad altre persone: “ la donna si è rivolta a noi aggiunge il Dirigente della divisione anticrimine, Pier Paolo Fanzone – esasperata e impaurita da una situazione che si trascinava da tempo. Dopo approfonditi accertamenti l’ex marito è stato diffidato a cambiare condotta. L’ammonimento del Questore è un provvedimento che ha un’efficacia di deterrenza importante e si evita l’escalation di episodi che possono portare a gravi conseguenze.
La divisione anticrimine ha una grande esperienza, grazie anche alla specializzazione e all’approccio positivo di un sostituto commissario donna. Cerchiamo di risolvere le situazioni nel modo meno traumatico possibile – prosegue Fanzone – c’è un grande lavoro di consulenza, di aiuto. Dal 2013 ad oggi i numeri non sono cambiati ma si differenziano le situazioni. C’è un fenomeno preoccupante di bullismo, prevaricazione, prepotenza che coinvolge i minori. L’età a rischio è quella tra i 14 e i 16 anni. E le ragazze sono vittime di atteggiamenti molesti, soprattutto sui social. Si va oltre lo scherzo, la cartina al tornasole è il disagio.
Molte le attività di prevenzione delle associazioni: forniamo consulenza psicologica e legale – spiegano dallo sportello d’ascolto Zonta “ Noi 4 You” di Bordighera – e organizziamo laboratori di autostima e attività anche tra i giovanissimi. Sono i figli di una generazione che ancora subisce, il cambio di mentalità non è ancora avvenuto.
50 atti persecutori è la media dei casi annui segnalati in Questura a Imperia dal 2013 ad oggi e 82 le richieste d’aiuto di donne che si sono rivolte nel 2016 al Centro Provinciale antiviolenza