Espulso cittadino albanese
La Polizia di Stato ha espulso un cittadino albanese di 29 anni, pregiudicato e irregolare sul territorio nazionale, scortandolo all’aeroporto di Genova, ove è stato imbarcato su un volo per il suo Paese di origine.
Lo straniero, da tempo abitante a Sanremo, per mesi ha picchiato e minacciato la compagna, madre del loro bimbo, fino a quando la donna, temendo per la propria vita, non si è rivolta alla Polizia.
La lunga attività investigativa svolta dagli investigatori del Commissariato PS di Sanremo ha permesso di accertare il comportamento violento del cittadino albanese, soggetto peraltro estremamente pericoloso per i suoi trascorsi penali, nei confronti della convivente.
A firmare il provvedimento è stato il Questore di Imperia Cesare Capocasa, dopo aver ricevuto la relazione del commissariato di Sanremo.
La compagna dell’uomo, sua coetanea, madre di un bimbo di pochi mesi, aveva già raccontato alla Polizia le violenze che era costretta a subire. Anche perché più volte era finita al pronto soccorso. Ma, per paura, e forse più per proteggere il figlio che se stessa, non se l’era sentita di sporgere denuncia.
Pochi giorni fa, però, ha capito che la sua incolumità era in pericolo come non mai. Che il compagno, diventato sempre più violento, avrebbe potuto perfino ucciderla. E, in lacrime, ha chiesto alla Polizia di aiutarla.
Le indagini, come detto, hanno trovato i riscontri dei maltrattamenti subiti dalla giovane, lasciando chiaramente trasparire che il suo aguzzino non si sarebbe fermato di fronte a nulla. L’ultimo episodio, infatti, che ha determinato la donna a sporgere finalmente denuncia, si è verificato la notte della scorsa settimana, quando l’uomo, in preda agli effetti della droga, dopo averla aggredita e minacciata di ammazzarla. La donna ha dapprima finto di sopportare l’ennesima violenza e poi, quando il suo aguzzino si è addormentato, è fuggita da casa recandosi subito in Commissariato.
Immediato l’intervento degli agenti del Commissariato che hanno, prima collocato in una struttura protetta la donna e il bambino, e poi prelevato l’uomo, che, denunciato per maltrattamenti, è stato trattenuto fino all’esito della procedura espulsiva, allorquando è stato coattivamente portato in aeroporto e imbarcato sul volo per l’Albania.
Se dovesse tornare in Italia, per lui scatterebbero le manette.