Si cercano i legittimi proprietari di una parte della refurtiva (in foto).
Martedì scorso gli Agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Ventimiglia hanno fermato, perché indiziato di delitto di ricettazione, Vincenzo Carrubba, italiano residente all’estero, a Nizza, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio sia Italia che in Francia.
In base a precisi riscontri investigativi il sessantenne è stato individuato in particolare quale possibile sospetto per un furto eseguito il giorno precedente in un’abitazione di Ventimiglia ai danni di un’anziana signora tedesca.
La donna ha raccontato di avere subito il furto nel tardo pomeriggio, durante un’assenza di soli dieci minuti durante i quali si era trattenuta nel giardino antistante l’abitazione.
Martedì scorso Carrubba si è recato con fare disinvolto in un bar del centro della città di frontiera ubicato a pochi metri dal Commissariato di Polizia.
Gli agenti hanno subito riconosciuto l’uomo, noto per i numerosi precedenti penali per furto, e si sono insospettiti vedendolo a bordo di uno scooter di colore rosso.
Un veicolo ed una tinta la cui presenza era stata ripetutamente segnalata nei giorni precedenti, anche sui social network, in prossimità di zone periferiche dove erano stati commessi furti in abitazione.
Dopo averlo avvicinato con attenzione e discrezione gli operatori della Polizia di Stato lo hanno accompagnato nel vicino ufficio. L’uomo non ha opposto resistenza.
L’esito della perquisizione personale e del suo motoveicolo non gli ha lasciato scampo.
Quattro anelli e tre collane in oro, per un valore complessivo di circa 7000 euro sono stati rinvenuti dagli operatori di Polizia accuratamente occultati sotto l’imbottitura interna del casco protettivo.
Carrubba aveva nascosto all’interno del casco da motociclista i gioielli, in oro bianco e giallo, poi risultati essere stati trafugati il giorno precedente in un’abitazione in frazione Verrandi e già restituiti dalla Polizia alla legittima proprietaria.
Non è difficile immaginare la grande sorpresa della vittima per il ritrovamento dei suoi monili, rubati soltanto poche ore prima.
Grande soprattutto la gioia, ormai insperata, di rientrare in possesso di oggetti il cui valore affettivo, per la proprietaria, è eccezionale.
Durante la perquisizione l’uomo, siciliano di nascita, ma residente ormai da alcuni anni in Francia, ha tentato di prelevare gli oggetti preziosi dall’ingegnoso nascondiglio per impedire il loro ritrovamento.
La manovra tuttavia non è sfuggita agli Agenti e ha ulteriormente confermato la fondatezza dei sospetti a suo carico.
Gli operatori del Dirigente del Commissariato, dr. Saverio Aricò, hanno posto sotto sequestro il motociclo, il casco, un telefono cellulare e tutti gli oggetti ornamentali in oro indossati dal fermato poiché ritenuti, in base ad elementi di fatto, provento di furto.
Complessivamente recuperati 7 anelli, 4 collane, 1 bracciale, 1 spilla e 1 accendino in bronzo e oro.
Carrubba ascoltato in merito al loro possesso non ha saputo fornire una plausibile spiegazione della loro provenienza.
La Polizia confida nella possibilità di individuare anche il o i legittimi proprietari dei gioielli sequestrati indosso al fermato e ha fornito agli organi di stampa una loro dettagliata fotografia.
Chi ritiene di riconoscere anche uno solo degli oggetti preziosi raffigurati può contattare telefonicamente il Commissariato di Polizia di Ventimiglia - Sezione Volanti – o recarvisi personalmente, per ottenerne l’eventuale restituzione.
Il buon esito dell’operazione ha permesso di recuperare dopo poche ore dal trafugamento oggetti di notevole valore commerciale e affettivo.
Con il complesso dispositivo di vigilanza, dispiegato dal Questore di Imperia, Dr. Cesare Capocasa, la Polizia di Stato si impegna senza sosta per mantenere un controllo capillare del territorio finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori.