Un'altra operazione di successo conclusa dalla Polizia
La Polizia di Stato ha messo a segno un importante successo nella lotta allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, individuando dei trafficanti di uomini che, facendosi pagare centinaia di euro a testa dagli sventurati che volevano varcare il confine con la Francia, avevano messo in piedi una sorta di servizio navetta nei weekend per portare oltre frontiera gruppi di clandestini.
La scorsa notte, infatti, i poliziotti del Settore Polizia di Frontiera di Ventimiglia e del Commissariato PS di Sanremo, acquisite precise informazioni sull'imminente passaggio di un automezzo che stava per raggiungere il confine, hanno immediatamente organizzato un discreto servizio con pattuglie in borghese per non essere visti da possibili vedette in prossimità del valico autostradale della A10.
Le autocivette, intercettato il SUV carico di persone, si sono lanciate al suo inseguimento, bloccandolo prima che imboccasse l'ultima galleria del territorio italiano.
Sul fuoristrada, oltre all'autista pakistano, membro dell'organizzazione, che è stato poi ammanettato dagli agenti, c'erano stipate ben 13 persone, tutte originarie del Bangladesh, tra cui due ragazzini e una donna in evidente stato di gravidanza, questi ultimi portati poi presso la locale sede della Croce Rossa.
I poliziotti a quel punto sono andati oltre, spostandosi in un monolocale di Ventimiglia, dove hanno sottoposto a perquisizione due altri pakistani, legati all'autista del SUV che abitava con loro. Nella casa sottoposta a controllo, gli uomini della Polizia di Frontiera e del Commissariato PS di Sanremo hanno sequestrato vari documenti di identità di altri stranieri e 2200 euro in contanti, presunto provento del traffico che ha portato a questa operazione.
Le indagini hanno confermato che i “passeur”, una volta reclutati i clienti nei centri di accoglienza del Ponente, utilizzavano il fuoristrada come “taxi” per prelevare i migranti a domicilio: Sanremo, Vallecrosia, Camporosso. Sette dei tredici passeggeri avevano, infatti, già presentato domanda di asilo. I due pakistani rintracciati all’interno dell’abitazione di Ventimiglia sono stati denunziati all'Autorità Giudiziaria in concorso col loro complice arrestato al confine.
Le indagini proseguono per contrastare il fenomeno dei “passeur”, che approfittano dell’alto numero di migranti che giunge quotidianamente a Ventimiglia con la speranza di attraversare il confine con la Francia e proseguire il loro viaggio verso i Paesi del Nord Europa. Flusso che nel periodo estivo registra un’impennata a causa degli aumenti degli sbarchi sulle coste meridionali.