Un altro successo della Polizia di Stato nell'attività di contrasto all'immigrazione clandestina
Nell’ambito della ben strutturata ed organizzata cooperazione italo/francese, come recentemente esposto nella conferenza stampa congiunta dello scorso venerdì, durante uno dei numerosi servizi di pattugliamento misto, la Polizia di Frontiera di Ventimiglia unitamente a Personale del collaterale francese ha catturato l’ennesimo passeur, il tunisino B. M. S., di 35 anni, pregiudicato già fotosegnalato e conosciuto alle Forze di Polizia.
Nel corso della notte trascorsa, infatti, dopo estenuanti ore di appostamento, scaturite da un’intensa attività infoinvestigativa, mediante l’uso di svariate vetture cosiddette “civetta” delle due nazioni, veniva notata la presenza alquanto sospetta di un furgone Renault Master con targa francese, posteggiato dapprima nell’estrema periferia della città, poi in un luogo dove poteva abilmente sottrarsi alla vista tra i numerosi TIR in lunga sosta.
Alcuni individui – già sotto sorveglianza discreta da parte del Personale di quest’Ufficio per probabili attività illecite – si adoperavano per convogliare furtivamente dei cittadini extracomunitari all’interno del furgone stesso.
Verso le ore 2.00 il mezzo si metteva improvvisamente in marcia, diretto velocemente all’autostrada, sempre sotto stretto controllo degli Operatori che proseguivano l’inseguimento anche in territorio francese. Qui, grazie alla grande sinergia venutasi a creare tra la Polizia Italiana e quella Francese, nonché la profonda conoscenza dei luoghi da parte delle stesse, frutto delle numerose attività di indagine e pattugliamento congiunti svolti assieme, il furgone veniva magistralmente bloccato, con una vera e propria operazione di accerchiamento, nei pressi dell’uscita di Menton (F), senza lasciargli alcuna via di scampo.
All’interno, oltre al conducente, venivano trovati, letteralmente stipati “come sardine” e con grande sorpresa del Personale, addirittura 26 clandestini di origine subsahariana, in condizioni inumane e alquanto degradanti che rivelavano di aver corrisposto oltre 100 € per l’illecito passaggio.
Pertanto si procedeva all’arresto congiunto, tra Francia e Italia, per il reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina, con l’aggravante del trattamento disumano, nonché all’identificazione dei 26 malcapitati.