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Sanremo: estorsione ai danni dei frati Cappuccini, preso un 43enne.

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Estorsione ai danni dei frati Cappuccini.

Sanremo: estorsione ai danni dei frati Cappuccini, preso un 43enne.

Un 43enne della Repubblica Ceca, Petr Skorepa, senza fissa dimora, è stato arrestato dalla squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato PS di Sanremo coordinata dal Dirigente dott. Salvatore Campagnolo, per un'estorsione ai danni dei Frati Cappuccini di via Matteotti.

L'uomo, che ha fatto in passato il muratore, è risultato più volte segnalato con diversi alias dalle forze di polizia ed arrestato per reati contro il patrimonio oltre che per immigrazione clandestina.

I fatti sono emersi martedì scorso quando il Priore del Convento - il frate assurto suo malgrado alle cronche nazionali per essere rimasto vittima di una vile aggressione per motivi religiosi da parte di un tunisino, anche questo prontamente catturato dalla Polizia di Stato di Sanremo - ha chiamato il Commissariato riferendo che un certo Peter di nazionalità ceca gli aveva chiesto dei soldi minacciandolo di divulgare tramite un amico giornalista alcuni video di cui era in possesso e che avrebbero dovuto contenere filmati con molestie sessuali effettuate - a suo dire - da un altro frate del convento nei suoi confronti. Una minaccia priva di alcun fondamento come verrà accertato dagli investigatori.

Grazie alla collaborazione fondamentale di Padre Riccardo veniva fissato un appuntamento con l'uomo il pomeriggio successivo. L'installazione di sistemi audio e video da parte dei tecnici della polizia consentiva agli investigatori di seguire tutte le fasi dell'incontro. Questo il dialogo registrato: "Io stimo i religiosi e non vorrei che la stampa venisse a conoscenza di questi dischetti" ha detto il ceco. Padre Riccardo ha domandato quanti soldi voleva: "Quanto mi date" la risposta del 43enne e Padre Riccardo ha parlato di 300 euro. Peter: "Mi sembrano pochi". A questo punto fissa lui stesso un nuovo appuntamento per il giorno seguente.

Durante il terzo e decisivo incontro il frate ha cercato di "redimere" il 43enne che, alla fine, ha preso le tre banconote da 500 euro, che erano state già fotocopiate dagli agenti per costituire la prova, e si metteva a rompere tre dischetti dove sarebbero state registrate le immagini. Si trattava di tre floppy disk di vecchia generazione. Gli agenti nel frattempo seguivano in diretta la scena appostati nella stanza a fianco, mentre all'esterno della sacrestia altri agenti bloccavano le uscite della chiesa. Una volta messo a segno il crimine Petr Skorepa lasciava la sacrestia e una volta fuori veniva arrestato non prima però di aver tentato la fuga prontamente interrotta dal decisivo intervento degli uomini della squadra di P.G. del Commissariato. Una volta condotto in ufficio ammetteva spontaneamente di fronte alle prove schiaccianti che i dischetti non contenevano nulla. L'uomo che adesso si trova nel carcere di Sanremo dopo la convalida dell'arresto è stato posto in regime di custodia cautelare.


24/10/2009

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