Arrestati tre giovani, tra i 24 e 36 anni, tutti nati nell'estremo ponente ligure
La Polizia di Stato di Imperia, a parziale esito di una complessa ed articolata attività investigativa, successiva ad una serie di incendi
dolosi, che hanno interessato esercizi commerciali ed abitazioni private nel ponente ligure, suscitando, peraltro, notevole allarme nella
popolazione, ha dato esecuzione all'ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Imperia nei confronti di tre soggetti, tra i
24 e i 36 anni, tutti nati nell'estremo ponente ligure, di cui uno già detenuto per questioni legate agli stupefacenti.
La prolungata attività investigativa, coordinata dalla locale Procura della Repubbica, è riuscita a fare luce su sette attentati
incendiari che si sono susseguiti, a partire dal 28 ottobre 2014, quando, nella notte, è stato appiccato il fuoco al dehor di un bar in
Piazza Bresca a Sanremo, cuore pulsante della movida sanremese.
Successivamente, in data 21 novembre 2014, un incendio doloso ha danneggiato un portone di una abitazione privata a Ventimiglia, dove abita un
giovane, saltuario consumatore di droga.
Le prime risultanze delle indagini, immediatamente avviate dalla Squadra Mobile, in collaborazione con i Commissariati di Sanremo e Ventimiglia,
hanno consentito di mettere in relazione i due episodi, caratterizzati da una certa affinità indiziaria, congruenti, e di concentrare
l'attenzione investigativa su un ventimigliese gravitante negli ambienti dello spaccio di droga e della malavita del ponente ligure. A tale ultimo
episodio incendiario, di chiara natura intimidatoria, sono seguiti, nei mesi successivi, altri due eventi analoghi, di minore gravità,
finalizzati ad indurre la vittima a saldare un debito contratto.
Il 20 febbraio 2015, a Camporosso, veniva appiccato il fuoco all'abitazione di un giovane, colpevole di avere avuto una relazione con la ex
fidanzata di uno dei tre arrestati. In quella circostanza, gli attentatori, dopo aver sfondato il vetro della finestra a piano terra, hanno versato
all'interno dell'immobile una tanica da 20 litri di benzina e vi hanno appiccato il fuoco. Soltanto il tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco
ha scongiurato una tragedia, anche se alcuni condomini hanno riportato lesioni dovute ad intossicazione da fumi.
Nella notte del 9 aprile 2015, un incendio doloso ha distrutto, infine, una delle autovetture parcheggiate nel cortile di una nota concessionaria
di auto di Sanrremo. Anche quell'episodio è risultato riconducibile al giovane ventimigliese, che si sarebbe avvalso della complicità
di altri soggetti che risultano indagati. Pochi giorni dopo, il medesimo, dopo aver cercato di entrare all'interno dei locali della concessionaria,
ha incendiato la porta di accesso all'autosalone, e solo per alcune circostanze fortunate, le fiamme non si sono propagate al suo interno, dove
erano custodite numerose autovetture nuove.
L'attività investigativa, condotta dalla Polizia di Stato di Imperia ha potuto accertare anche il coinvolgimento dei tre individui arrestati
in un contesto di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti; pertanto, le accuse mosse nei confronti degli autori dei reati commessi , sebbene con
diversi profili di responsabilità, riguardano, oltre ai reati di danneggiamento aggravato seguito da incendio, tentata estorsione, lesioni
personali aggravate, favoreggiamento personale, anche lo spaccio di droga.
Le risultanze delle indagini hanno evidenziato, con riferimento agli episodi incendiari di cui si è detto, motivazioni diverse, che vanno
dalla sfera privata al recupero di crediti per forniture di droga. Non si esclude, tuttavia, che gli autori degli attentati incendiari, bene
inseriti nel milieu delinquenziale della zona, possano costituire qualificata "manovalanza" criminale disponibile per la eventuale commissione di
reati della stessa indole anche per conto terzi.